Gancia: “Le Lezioni Einaudi rappresentano un utile momento di confronto contro la disinformazione generalizzata”

In Provincia l’intervento del professor Pier Giuseppe Monateri. Presto on-line la sterminata produzione einaudiana pari a 40 mila pagine

La presidente Gancia con il professor Petroni

Cuneo Dedicata a “Il Buon Governo. Ideale della Legge e Misure di Efficienza”, la quinta Lezione Einaudi puntava al duplice obiettivo di approfondimento della realtà contemporanea e, insieme, di promozione della conoscenza dell’opera del celebre statista ed economista della Granda. Nell’introdurre l’appuntamento di lunedì 14 gennaio con il professor Pier Giuseppe Monateri, la presidente Gianna Gancia ha parlato di “Un insegnamento tanto attuale quanto trascurato, dimenticato, rimosso addirittura. Chiunque affronti un normale percorso scolastico – ha spiegato -, in un qualsiasi istituto secondario, come all’università, non ha modo di incontrare la figura di Einaudi. Spero che questi approfondimenti aiutino a comprendere le motivazioni di certe scelte: perchè alcuni personaggi vengono silenziati, mentre altri pensieri restano in auge. Queste Lezioni, in perfetto stile einaudiano, non rappresentano un costo per la Provincia: pertanto ringrazio il direttore scientifico Angelo Maria Petroni, come i relatori. Credo fermemente nell’utilità di momenti di confronto capaci di contrastare la disinformazione generalizzata che si incontra nell’epoca del web”.

In linea con questa finalità il Centro Incontri della Provincia ha ospitato, di volta in volta, Giulio Tremonti, Alberto Quadrio Curzio, Francesco Forte ed Enrico Colombatto, fino a Pier Giuseppe Monateri. Della relazione introduttiva si è occupato il professor Angelo Maria Petroni dell’Università La Sapienza di Roma, che sin dalla prima ora è direttore scientifico delle Lezioni Luigi Einaudi, istituite per onorare la memoria del doglianese, già Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955. “Credo di conoscere – ha detto – la ragione alla base dell’oblio che ha interessato Einaudi: rappresentava la cattiva coscienza del Paese e , quindi, era meglio ignorarlo. Le verità però restano tali, perciò oggi andrebbe riletto come economista e studioso. Diceva, infatti, che non esistono crisi economiche ma solo morali. Aveva una visione della famiglia e della società ancor oggi attuale”. A breve saranno a disposizione on-line circa 40 mila pagine scritte da Einaudi: un’opera sterminata che non è stata ristampata e che sarà liberamente consultabile grazie alla collaborazione con La Fondazione Luigi Einaudi di Roma, voluta dalla presidente Gancia. Presenti in sala anche gli assessori alla Protezione civile Stefano Isaia, all’Ambiente Luca Colombatto, al Personale Anna Mantini, oltre ai consiglieri provinciali Paolo Demarchi e Gianfranco Dogliani.

“Si consolida così – ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgio Bergesio – l’appuntamento istituito dalla Provincia di Cuneo per onorare la memoria di questo nostro illustre concittadino. Le lezioni Einaudi, affidate ad intellettuali e politici italiani e stranieri, stanno confermandosi una grande occasione di formazione e informazione su quello che fu l’insegnamento di Einaudi”. L’assessore provinciale alla Cultura, Licia Viscusi: “La profonda trasformazione in atto ai vari livelli della società contemporanea impone ai cittadini ed agli amministratori una crescente capacità di adeguamento e la formazione di una nuova visione dei fatti.Per questo può rivelarsi di estrema utilità l’approfondimento dell’opera di Luigi Einaudi. Allo statista, ma anche al giornalista ed allo scrittore possiamo far ricorso, oggi più di ieri, come ad una figura esemplare, per lo stile inimitabile e la capacità sorprendente – nutrita di concretezza, buon senso e passione civile – di cogliere l’essenza dei problemi posti dalla modernità”.

Pier Giuseppe Monateri, professore ordinario di Diritto civile all’Università di Torino, è socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze dell’Università di Bologna e membro dell’International Academy of Comparative Law. Presiede l’Associazione Italiana di Diritto Comparato ed è membro del Direttivo del Centro Einaudi di Torino di cui dirige la rivista La Biblioteca della Libertà, oltre che autore di numerose pubblicazioni. Di Luigi Einaudi ha percorso l’evoluzione subita negli anni dal pensiero in materia di legalità e governo, con riferimento alla  presa di posizione sull’Art. 81 della Costituzione che vide Einaudi alleato di Vanoni: “Quello che – ha precisato Monateri – prescrive ad ogni nuova legge di indicare i mezzi per farvi fronte. Secondo il dettato non si possono, cioè, imporre nuove tasse quando si fa una norma, in linea con il concetto che vede il Parlamento resistere alla spesa. Un modello classico radicalmente invertito dalla contemporaneità in cui è il Governo a resistere alla spesa. L’articolo 81 rimane, ma con l’ingresso delle leggi finanziarie nel vasto ordinamento italiano si apre la strada ad uno strumento di ordinamento e manovra della società. Il ricorso alla tècne coincide con la contemporanea eclissi della politica e della legge, verso l’autonomia del concetto di governo. Legittimato da un intervento presidenziale e dalle capacità degli esperti  in campo, nasce cioè il governo attraverso l’emanazione di misure, quella che viene definita la soft law”.

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