Aflatossine nelle castagne: su sollecitazione della Provincia, avviata la riconsiderazione dei limiti di legge troppo restrittivi

La richiesta avanzata dal Ministero della Salute alla Commissione europea. Gancia: “Segnale di attenzione per un prodotto che da sempre rappresenta elemento fondamentale per l’economia montana delle valli cuneesi”

Cuneo Su sollecitazione della Provincia, il Ministero della Salute (Direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione) ha avanzato alla Commissione europea una richiesta di modifica dei limiti di legge per le aflatossine nelle castagne secche e nella farina di castagne destinate al consumo umano diretto.

“I limiti per il composto di orgine naturale – spiegano la presidente della Provincia, Gianna Gancia  – sono attualmente definiti dal Regolamento 1881/2006. Diverse considerazioni farebbero, però, supporre l’esistenza di motivazioni oggettive a forza di un’eventuale riconsiderazione dei margini fissati, troppo restrittivi. Il riesame, come avvenuto per altri prodotti, sembrerebbe di fatto applicabile anche alla castagna ed ai suoi derivati che da sempre rappresentano elemento fondamentale dell’economia montana delle valli cuneesi, alle prese con la riduzione di produzione derivante dall’infestazione da cinipide”.

La trattazione dell’argomento proseguirà in sede comunitaria. Il Ministero della Salute ha disposto l’acquisizione della documentazione riguardante i livelli di aflatossine nelle castagne degli anni 2011 e 2012, oltre a dichiarazione attestante l’applicazione da parte dei produttori di buone pratiche agricole o produttive, al fine di prevenire e ridurre la contaminazione.

“Tali elementi – si legge nella lettera a firma della Direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione – verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità, per la predisposizione di una relazione tecnica da presentare al gruppo di esperti comunitari sui contaminanti agricoli”.

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