Consiglio provinciale, interrogazioni su lavori stradali, riduzione servizi e lavoratori disabili
Tre i documenti analizzati e discussi dall’assemblea provinciale
Cuneo Nella seduta di lunedì 16 gennaio il Consiglio provinciale ha discusso le seguenti interrogazioni.
1. Lavori urgenti per la messa in sicurezza delle provinciali 112 e333 (consigliere Fabio Di Stefano – Italia dei valori). L’interrogazione faceva riferimento allo stato delle iniziative intraprese per la messa in sicurezza delle provinciali Pradleves-Campomolino e Campomolino-santuario di Castelmagno, con riguardo ai finanziamenti concessi nell’ambito dell’alluvione del maggio 2008. Alla domanda del consigliere Di Stefano sui tempi previsti per il termine dei lavori, ha risposto il vice presidente Giuseppe Rossetto ricordando che le opere sono state finanziate con 1 milione di euro per i danni del periodo novembre-dicembre 2008 e aprile 2009. Con decreto 2003 del dicembre 2011 è stata autorizzzata la relativa rimodulazione e pertanto si andrà avanti con le procedure. Il progetto preliminare approvato prevede tre interventi: prolungamento paraslavine in località Cauri; ricostruizione del muro in località Colletto sulla sp 112; ripristino tre paraslavine in località Neirone sulla sp 333. Il progetto definitivo è pronto e dovrà andare alla Conferenza dei servizi per le approvazioni necessarie.
2. Sede ufficio provinciale agricoltura di Bra (Pd-Impegno civico). “Nel togliere di fatto un servizio locale ai cittadini/ imprenditori agricoli viene a crearsi una soluzione che penalizza sicuramente i diretti interessati, ma penalizza, al tempo stesso, anche il territorio agricolo/economico a cui il comparto stesso fa riferimento”: parte da questa premessa l’interrogazione del gruppo Pd-Impegno civico illustrata in Consiglio provinciale dal consigliere Pio Giverso in merito alla rimodulazione territoriale degli uffici decentrati da parte della Provincia. Il documento, nello specifico, chiedeva di evitare la chiusura dell’ufficio distaccato Agricoltura di Bra e di non prendere in considerazione altre chiusure di uffici distaccati del settore agricoltura presenti sul territorio provinciale. Nella risposta l’assessore all’Agricoltura Roberto Mellano ha fornito i dati relativi al settore Agricoltura che conta 59 dipendenti distribuiti tra la sede centrale e quelle distaccate: “Nello specifico, la sezione di Alba-Roddi ha 7 dipendenti, altri 2 sono a Cortemilia, 5 a Mondovì e 7 a Saluzzo. I costi di gestione ammontano a 7.265 euro annui per l’affitto dei locali, a cui occorre aggiungere 4.811 euro per costi delle utenze (luce, telefono, Tarsu…), ma i dati medi di affluenza sono bassi, pari a 6-7 persone al giorno”. Grazie all’informatica (procedimenti on line, Pec, posta elettronica) è diminuito l’afflusso diretto degli utenti allo sportello, ma è aumentato il lavoro di secondo livello di retrosportello. Non potentdo procedere ad assunzioni, la Provincia ha cercato di utilizzare al massimo le risorse umane disponibili. “Sarebbe bello poter mantenere questo sportello – ha concluso Mellano -, ma le circostanze ci obbligano ad agire con le poche risorse che abbiamo”.
3. “Collocamento mirato” di lavoratori disabili presso la Provincia di Cuneo (Pd-Impegno civico). La legge 68 del 1999 è alla base dell’interrogazione presentata dal gruppo Pd-Impegno civico che chiede di conoscere: il numero dei dipendenti in servizio presso i vari uffici e strutture dellente; quanti lavoratori disabili dovrebbero essere impiegati presso la Provincia, sulla base delle vigenti disposizioni normative; il numero dei lavoratori disabili assunti dall’ente ai sensi della legge 68 del 1999; qualora non siano rispettate le quote di riserva prescritte dalla legge, quali siano le ragioni di tale grave inadempimento”. Il testo è stato illustrato dal consigliere Mino Taricco che ha fatto riferimento alla difficile situazione occupazionale soprattutto per le categorie deboli. Nella risposta dell’assessore al Personale Anna Mantini il quadro della situazione: “Nel 2004 la scopetura di posti riservati ai disabili era di 23 unità. Al 31 dicembre 2011 su 725 dipendenti, risultano 27 disabili e 5 soggetti appartenenti a categorie protette”. Mantini ha detto che mancano ancora 16 unità, oltre a 2 persone di categorie protette, ma che il quadro è migliorato rispetto agli ultimi anni, tenuto conto del blocco delle assunzioni e soprattutto dei tagli alle risorse. “La Provincia non ha mai voluto sottrarsi alla norma sull’assolvimento dell’obbligo – ha concluso l’assessore -, ma è vincolata nelle sue scelte anche per il patto di stabilità. Abbiamo tuttavia ipotizzato un piano per ulteriori 10 assunzioni in base alla legge per inserimentolavorativo disabili”.