“Gli insegnamenti di Einaudi e le crisi del capitalismo assistenziale”

La presidente Gancia tra i relatori

Lunedì 7 novembre la prima “Lezione Einaudi” con il docente Enrico Colombatto. Gancia: “Insegnamento più che attuale, urgente, in un Paese come il nostro”

Cuneo “Come Provincia, abbiamo fortemente voluto le Lezioni Luigi Einaudi. Per due motivi, sostanzialmente. Il primo: l’opera di Einaudi è stata quasi dimenticata. Rimossa, direi. Tenuta lontana, quando non nascosta. Perché altri erano gli orientamenti, altri gli insegnamenti a cui per lungo tempo ha fatto comodo ispirarsi. Il secondo: l’insegnamento di Einaudi è più che attuale, è urgente, in un Paese come il nostro”.

E’ un breve intervento, pronunciato dalla presidente della Provincia Gianna Gancia, a motivare l’appuntamento inaugurale del ciclo di “Lezioni Luigi Einaudi”.  “Gli insegnamenti di Einaudi e le crisi del capitalismo assistenziale” è il tema approfondito, lunedì 7 novembre, dal docente Enrico Colombatto, professore ordinario di Politica economica all’Università di Torino e Direttore dell’International Centre for Econimic Research (Icer).

Presenti alla serata, oltre alla presidente della Provincia, l’assessore alla Cultura, Licia Viscusi, il presidente del Consiglio provinciale, Giorgio Bergesio, il sindaco di Dogliani, Nicola Chionetti, ed una rappresentanza di Giunta, Consiglio provinciale ed amministratori del territorio.

“Le Lezioni Luigi Einaudi, che iniziano oggi e che proseguiranno tra novembre e dicembre – ha spiegato Bergesio -, vogliono approfondire tematiche di attualità e sono destinate a ripetersi di anno in anno con l’apporto di personalità di spicco del mondo scientifico e politico nazionale o internazionale. Vogliamo dedicare grande attenzione alla divulgazione del pensiero di Luigi Einaudi, soprattutto a beneficio delle nuove generazioni. Più in generale, oltre alla ristampa di una serie di opuscoli contenenti frasi tratte dai suoi scritti, stiamo portando avanti un progetto nato dalla collaborazione con la Fondazione Einaudi e mirato alla digitalizzazione dell’intera opera dello statista, che sarà consultabile su un sito internet dedicato”.

L’assessore Viscusi: “Muovendo dal pensiero di Einaudi e dalla sua visione delle istituzioni, dell’uomo e della libertà, le Lezioni hanno lo scopo di chiarire la centralità della riflessione teorica nelle scienze umane e i suoi risvolti pragmatici per la soluzione dei problemi delle società contemporanee. Luigi Einaudi visse per quasi mezzo secolo nel mondo della scuola ed è innegabile il grande ruolo che ebbe anche in qualità di docente e di educatore di intere generazioni”.

Il sindaco di Dogliani, Chionetti, ha parlato di “un percorso che ha impegnato Comune e Provincia nelle celebrazioni di Luigi Einaudi. Le lezioni costituiscono un ulteriore passaggio finalizzato a rendere vivo il pensiero del grande statista”.

L’iniziativa è stata introdotta da Angelo Maria Petroni, dell’Università “La Sapienza” di Roma e direttore scientifico delle Lezioni.

“Ci sono persone fortemente radicate al territorio di origine – ha dichiarato -: sarebbe difficile immaginare Luigi Einaudi al di fuori dalla Provincia di Cuneo, cui era legato non solo intellettualmente, ma anche affettivamente. Il senso profondo della comunità, dell’impresa, del lavoro, il modo di amministrare, rappresentano il significato profondo della sua riflessione. Vissuto a lungo, reputava che avere una certa visione ideologica non dovesse esimere dal guardare il mondo”.

Presentate a Dogliani in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e nate in collaborazione tra Provincia e Comune di Dogliani, le “Lezioni Luigi Einaudi” sono state fortemente volute dalla presidente della Provincia Gianna Gancia, per celebrare il cinquantenario della morte del grande statista ed economista della Granda, presidente della Repubblica dal 1948 al 1955. Le lezioni hanno cadenza annuale e sono tenute da illustri intellettuali e politici italiani e stranieri.

Il prof. Colombatto, in particolare, ha dato vita ad un’articolata analisi della situazione economica globale contemporanea, individuando motivazioni e cause all’origine della crisi. In questo senso illuminante risulta il confronto con il pensiero di Einaudi

“che – come ha spiegato Colombatto – non ha una teoria politica ideologizzata, sviluppata sulla base di norme univoche. E’ piuttosto un eclettico, anche sul fronte della riflessione economica. La sua eredità è chiaramente delineabile in tre aspetti. Anzitutto nella fiducia nella società come insieme di individui che operano in modo virtuoso. Einaudi crede nella natura umana e, da buon liberale, è convinto che la verità si origini dalla discussione, dalla ricerca. In secondo luogo confida nella responsabilità individuale. Ed, infine, è convinto del ruolo dello studioso, cui spetta la ferma e continua denuncia dei privilegi. Messaggi, quelli einaudiani, purtroppo dimenticati: oggi stiamo raccogliendo i costi dell’irresponsabilità degli anni ’40 e ’50”.

Il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 21 novembre, sempre al Centro Incontri, con il prof. Francesco Forte, già Ministro delle finanze e delle politiche comunitarie, attualmente professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma.

L’intervento della presidente della Provincia Gianna Gancia

Intervento della presidente Gianna Gancia

Alcune immagini del convegno

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