Modifiche alla convenzione per gli insediamenti universitari approvate all’unanimità

L’assessore Viscusi: “La Provincia resta il più grande contribuente in materia di decentramento universitario con un impegno annuo di circa 1 milione di euro davvero ingente per le casse dell’ente oggi”

Cuneo. Voto unanime in Consiglio provinciale per le modifiche alla convenzione per l’insediamento di corsi universitari nella provincia di Cuneo che andrà a coprire il periodo di anni accademici 2008/2009  al 2023/2024. Il documento, illustrato dall’assessore provinciale all’Istruzione Licia Viscusi, riporta variazioni agli articoli 5, 6 e 8.

“Abbiamo dovuto allungare la durata della convenzione di cinque anni, approfittando dell’avvenuta modifica del Patto di stabilità per decidere alcuni cambiamenti – ha dichiarato l’assessore -. Desidero ringraziare la presidente Gancia e l’intera Giunta per una scelta che porta la Provincia ad essere ad oggi il più grande contribuente in materia di decentramento universitario con un impegno annuo di circa 1 milione di euro davvero ingente per le casse dell’ente nel periodo contingente”.

Quattro gli interventi dei consiglieri presenti in aula. Patrizia Manassero (Pd-Impegno civico) ha contestato la posizione esterna della Provincia rispetto al patto di stabilità: “Il risultato di oggi va portato avanti: vorremmo vedere l’ente in veste di attore vivace nel rapporto tra università e territorio”. “Una delibera che – secondo Gianfranco Dogliani (Pdl) – sancisce la presenza degli atenei in Granda. Il futuro necessita di un sistema universitario moderno ed efficace, con progetti di ricerca al servizio delle realtà produttive”. Ringraziamenti al lavoro dell’assesore Viscusi e della Giunta anche da parte del consigliere Piermario Giordano (Lega Nord), mentre Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico) ha parlato di “scelta di tipo strategico”.

La convenzione che scadrà il 30 settembre 2024 definisce modalità di attuazione e responsabilità in materia di spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di fornitura di beni e servizi necessari ad assicurare il regolare svolgimento delle lezioni, assunzione di ricercatori e personale docente, sostegno dei corsi. Quanto all’entità dei finanziamenti, nel testo si legge “preso atto dell’avvenuto pagamento di 3.000.000 di euro negli esercizi finanziari 2009 e 2010, i sottoscrittori del Patto si impegnano a versare la residua somma di 12.000.000 nella misura annua di 857.143 euro a decorrere dall’esercizio 2011 e così per i tredici anni successivi, sino alla concorrenza dell’impegno complessivo pari a 15.000.000”.

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