Costa: “Resta fondamentale la prevenzione nelle scuole”
Convocazione anticipata del Comitato di monitoraggio. Preoccupazione per il numero crescente di vittime registrato in novembre
Cuneo La preoccupazione originata dal numero dei morti inaspettatamente cresciuto nell’anno in corso è la motivazione all’origine della convocazione anticipata del Comitato di monitoraggio per la sicurezza stradale, riunito giovedì 25 novembre. “Ho voluto questo incontro – ha dichiarato il presidente del Comitato, on. Raffaele Costa – in un momento a mio avviso difficile da superare senza un rafforzamento delle convinzioni da parte di chi lavora per la sicurezza stradale. In questa sede ho raccolto molte voci interessanti: rimango dell’idea che il lavoro principale debba essere svolto in materia di prevenzione e preparazione nell’ambito della scuola. Entro fine anno avremo un quadro preciso della situazione e delle tante proposte effettuate. Faremo il possibile perché il 2011, definito anno del pedone, inizi in maniera positiva”. Al tavolo erano presenti associazioni, esponenti delle forze dell’ordine, amministratori, rappresentanti di enti locali ed organi di stampa. Per la Provincia il vice presidente Giuseppe Rossetto, l’assessore provinciale alle Politiche giovanili Giuseppe Lauria e il consigliere provinciale Fabio Di Stefano. La seduta si è aperta con i dati delle vittime: 62 nel 2010, di cui 18 donne e 44 uomini. Gli anni passati avevano fatto rilevare una riduzione quasi costante degli incidenti mortali, dai 138 morti del 1998, ai 105 del 2004, agli 87 del 2005, ai 71 del 2006 fino ai 59 del 2009. Particolarmente grave la situazione relativa al mese di novembre, tutt’ora in corso, con 9 vittime. Due i temi fondanti nella relazione di Costa. L’attenzione ai pedoni e il coinvolgimento delle scuole. “Sappiamo – ha dichiarato – che alcune amministrazioni comunali hanno già dato luogo ad iniziative orientate alla diminuzione, o addirittura alla cancellazione, del numero delle vittime, ma occorre un impegno ancora più fattivo e coordinato per sensibilizzare tutti i cittadini e per diffondere, anche tra gli stessi pedoni, quella cultura della sicurezza da cui non si può prescindere se davvero si vuole vincere questa battaglia di civiltà”. E poi: “L’educazione stradale, sulla base delle nuove normative, diventerà materia scolastica. Ho avuto un incontro con esponenti del mondo scolastico, concordando di dar luogo ad un impegno per la realizzazione di un seminario di lavoro su Programmi educativi per la prevenzione degli incidenti stradali a scuola: cosa facciamo e cosa potremmo fare, preliminare alla pianificazione di un corso di formazione volto agli insegnanti. Gli obbiettivi del seminario possono dunque essere i seguenti: condividere le esperienze di prevenzione e valutare la possibilità di costruire un gruppo di lavoro con rappresentanti dei diversi enti ed istituzioni che provveda a mettere a punto un piano di formazione rivolto alle scuole (insegnanti, studenti e genitori), nel quale fornire informazioni coerenti, strumenti di lavoro, proposte di sperimentazione”. Generale è stato l’accordo sulla necessità di formare la personalità del guidatore. Tra le proposte avanzate dai partecipanti: il coinvolgimento degli attori territoriali nel Comitato di monitoraggio, il possibile utilizzo di una percentuale degli incassi provento di sanzioni per la realizzazione di interventi su strada, l’installazione sulle vetture di un sistema di navigatore con memoria per registrare le velocità effettuate dal mezzo, una maggiore protezione degli attraversamenti pedonali, con particolare attenzione per quelli a ridosso delle rotatorie. L’assessore Lauria ha ribadito l’impegno provinciale sul progetto di formazione dei volontari di sicurezza stradale, finanziato dall’Upi ed avviato in collaborazione con associazioni ed enti del territorio: “Chiedo al comitato – ha detto – il coraggio di una proposta impopolare, quale la reintroduzione della tassa sui passi carrai, vincolando l’utilizzo dei proventi a lavori in materia di miglioramento della viabilità”. In chiusura il vice presidente Rossetto: “Gli interventi sulle strade proseguono compatibilmente con le risorse a disposizione. Desidero però precisare che ad usare le strade sono le persone e, in molti casi, la responsabilità dei sinistri è imputabile al guidatore. Dietro ad ogni vittima c’è la storia della sofferenza di una famiglia, per questo il lavoro di questo comitato è importante e per questo ringrazio l’on. Costa per la sensibilità da sempre dimostrata sul tema”.