In Consiglio provinciale l’assestamento di bilancio

Approvato con 19 voti a favore, 9 contrari e 2 astenuti

Cuneo Con 19 voti a favore (9 contrari e 2 astenuti), il Consiglio provinciale ha approvato l’assestamento generale del bilancio di previsione 2010, che si chiude così a quota 207.141.976 euro. “Il provvedimento – ha spiegato durante l’illustrazione il vice presidente della Provincia, Giuseppe Rossetto – consiste in un adempimento tecnico affidato al Consiglio entro il 30 novembre di ciascun anno ed attuato tramite verifica generale di tutte le voci di entrata ed uscita, così da assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Nelle previsioni iniziali il bilancio 2010 si attestava sui 193 milioni e 671 mila euro, in seguito all’assestamento chiudiamo a 207 milioni e 171 mila euro, un risultato che è frutto di successive variazioni di bilancio verificatesi lungo l’anno. Il vero riequilibrio è già avvenuto nel mese di settembre, qui parliamo di 933.835 euro”. L’analisi del documento ha fornito occasione per una capillare ricognizione delle risorse provinciali e dei nuovi interventi da finanziare. Sul fronte entrate, le sistemazioni contabili riguardano i maggiori e minori trasferimenti regionali nei settori Turismo, Politiche giovanili, Mercato del lavoro e i maggiori introiti da entrate extratributarie. “Inoltre – ha aggiunto Rossetto – 60 mila euro a titolo di servizi per conto terzi, fanno riferimento agli aggiustamenti relativi a contributi per il personale. Sul fronte delle entrate abbiamo oltre 600 mila euro provento di alienazioni patrimoniali che saranno riallocati con future variazioni all’Elenco annuale dei lavori. Ci sono poi storni di fondi tra interventi e servizi, quali le minori spese per il personale che hanno contribuito a rafforzare gli impegni per la gestione neve tramite l’assegnazione di altri 120 mila euro, oltre ai 50 mila utilizzati per adempiere incarichi professionali in campo edilizia. La verifica del mantenimento del patto di stabilità ha dato esito positivo”. Il presidente della Provincia Gianna Gancia ha, quindi, fatto riferimento alle ristrettezze economiche in atto: “E’ vero che la politica nazionale impone gravi tagli. Io però chiedo alle generazioni prima della mia: come pensavamo di andare avanti in questo modo, con una pletora di dipendenti pubblici, con enti che vengono scambiati come stipendifici, con il terzo debito pubblico del mondo. Non credo che dare tutto a tutti, moltiplicando i costi, rappresenti una grande soluzione. Ci aggrappiamo alla speranza nel federalismo fiscale che deve essere applicato anche in Piemonte: un raffronto tra Asl Cn2 di Alba e Bra e Asl di Asti rileva come Cuneo spenda 50 milioni di euro in meno. Dobbiamo pensare ad introdurre il concetto di costo standard; credo sia il momento peggiore per governare e spero si tratti di un periodo di transizione. Condivido comunque la scelta del ministro Giulio Tremonti di mettere i conti in sicurezza”. Il dibattito ha quindi visto la partecipazione di numerosi consiglieri, a partire da Patrizia Manassero (Pd-Impegno civico) che ha dichiarato: “I nostri territori hanno dei bisogni, necessitiamo di risorse. Questa delibera non risolve il problema più contingente della neve: ricordo che si tratta della sicurezza dei nostri cittadini, della nostra economia”. Di parere opposto Marco Perosino (Pdl): “La variazione è la più logica che si potesse fare: gli enti pubblici devono effettuare l’operazione entro il 30 novembre. Prendo atto con soddisfazione del recupero di fondi per la neve”. Favorevole Piermario Giordano (Lega Nord): “Abbiamo effettivamente diminuito le spese correnti. Gli sprechi risalgono ad un modello politico che è tempo di cambiare”, mentre Francesco Rocca (Pd-Impegno civico) ha sollecitato la destinazione di fondi ai reparti per la manutenzione viaria. Per l’Udc Angelo Rosso ha annunciato l’astensione, spiegando “Tutti conosciamo la situazione della finanza locale, diamo atto ad assessore della buona volontà di far quadrare i conti”. “Sono convinto della correttezza del richiamo al risparmio – ha aggiunto Mino Taricco (Pd-Impegno civico) – mi piacerebbe che l’attuazione avvenisse senza demagogia e a livello generale”. In chiusura Paolo De Marchi (Lega Nord), “I tagli non piacciono a nessuno ma sono doverosi in tempi come questi”, Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico) e Fiorenzo Prever (Pdl).

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