“Il Museo si presenta. Museo, città e territorio”, dal 14 al 16 luglio al Castello di Rivoli

Il tavolo dell'incontro con l'assessore Viscusi

Riflessione sul ruolo museale e sui rapporti costruiti con il territorio. Alla giornata inaugurale presente l’assessore provinciale alla Cultura Licia Viscusi

Cuneo Dal 14 al 16 luglio il Castello di Rivoli propone una serie di attività di riflessione sul proprio ruolo museale e sui rapporti costruiti nel tempo con il territorio. Al terzo piano del Castello sarà così presentato l’allestimento dal titolo “Il Museo si presenta”, affiancato da un’intensa tre giorni di attività culturali a cura del Dipartimento Educazione. Il programma è correlato alla prima edizione del Festival Architettura di Torino e al progetto La Ville en Commun che verrà realizzato per Evento 2011 Biennale di Bordeaux dal 6 al 16 ottobre prossimi. Il calendario di eventi viene inaugurato giovedì 14 luglio, data simbolo della Rivoluzione Francese, a partire dalle 17, con un tavolo di confronto intitolato “L’art pour une ré-évolution urbaine”. Tra i partecipanti l’assessore provinciale alla Cultura Licia Viscusi, gli artisti Michelangelo Pistoletto e Pier Luigi Sacco.

Al centro dell’iniziativa il bilancio delle attività condivise a partire dal proprio territorio d’appartenenza per giungere alla dimensione europea e internazionale. Il Castello di Rivoli, primo museo d’arte contemporanea in sintonia con gli standard nazionali e internazionali, ha ridisegnato di fatto il ruolo museale, configurandosi come laboratorio di ricerca e sperimentazione, attivatore di processi culturali, organismo vivente e dinamico attorno al quale si è costruito negli anni il network che fa del sistema culturale torinese e piemontese un polo di eccellenza per l’arte contemporanea. La presentazione  si articola in quattro sezioni tematiche dedicate ad altrettante aree di progetto: Dipartimento Educazione, Collezione e mostre temporanee, Web Tv e Museo della Pubblicità. Il Dipartimento Educazione, avviato contestualmente all’istituzione del Museo nel 1984, opera all’interno e all’esterno degli spazi museali per portare l’arte alla gente e la gente all’arte e per combattere il pregiudizio che definisce élitaria e , quindi, estranea rispetto alla vita delle persone, l’arte del nostro tempo. Un lavoro che si traduce in attività rivolte a un pubblico variegato di soggetti in formazione, giovani e adulti, rappresentanti istituzionali, insegnanti e operatori culturali, famiglie, manager, aziende, comunità, persone disabili. Tra i progetti promossi “Italiae. 150 eventi in piazza per ridisegnare l’Italia”, declinata in un centinaio di città della penisola, allo scopo di evidenziare le tipicità territoriali di ciascuna.

 

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