Lavoro di pubblica utilità: convenzione per l’impiego 12 persone in Provincia

Per reati relativi al codice della strada e in sostituzione di pene detentive e pecuniarie

Cuneo Anche la Provincia potrà avvalersi del lavoro di pubblica utilità, cioè utilizzare prestazioni di attività non retribuite a favore della collettività da parte di persone che sono incorse in reati contro il Codice della strada e che svolgeranno tali funzioni in sostituzione di pene detentive e pecuniarie. Sono 12 le persone previste a supporto di lavori tecnici o amministrativi d’ufficio o di magazzino, agli uscieri e al magazzino della sede o per la manutenzione del parco auto, secondo quanto stabilito dalla convenzione varata dalla Giunta provinciale. L’accordo sarà siglato da Provincia e Ministero della Giustizia, nella persona del Presidente del Tribunale di Mondovì in base al decreto legislativo 274 del 28 agosto 2000. Secondo la norma il giudice di pace può, infatti, applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti ed organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.

“La Provincia – spiegano il presidente Gianna Gancia e l’assessore Anna Mantini – si era già resa disponibile ad accogliere i soggetti interessati alla pena del lavoro di pubblica utilità nel periodo 2002-2004. Il rinnovo della convenzione conferma, quindi, l’impegno dell’Ente in materia di reinserimento e rieducazione delle persone sottoposte a condanna. Si risponde, in questo modo, al ruolo delle istituzioni che danno continuità ad un’iniziativa di supporto agli organi giudiziari, garantendo allo stesso tempo, servizi ai cittadini”.

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