Lauria: “Sulla Chianoc disponibile alla convocazione immediata di un tavolo di confronto tra le parti”
L’assessore provinciale sulla vicenda della casa di riposo di Savigliano
Cuneo L’assessore provinciale alle Politiche sociali, Giuseppe Lauria, interviene sull’annunciata chiusura, causa cessione, della casa di riposo “Chianoc” di Savigliano, dichiarando “piena disponibilità alla convocazione di un tavolo di confronto tra le parti, finalizzato alla ricerca di una possibile mediazione. Auspico la disponibilità di tutti alla ricerca, in tempi rapidi, di soluzioni condivise, per la composizione di una situazione che genera preoccupazione per gli ospiti della struttura e per il personale”.
“Con stupore – aggiunge Lauria – ho appreso dagli organi di informazione i recenti sviluppi connessi alla situazione della residenza per anziani e derivanti dall’esaurimento di una trattativa che speravo ben avviata. Una sorpresa accresciuta dal fallimento delle speranza ingenerate dall’ultimo incontro di cui avevo notizia: in quella sede la disponibilità dell’Atc apriva, infatti, la strada ad un modello dinamico in materia di assistenza agli anziani, capace di far convivere domiciliarità e residenzialità. Pur comprendendo le esigenze all’origine dell’odierna decisione di cessione finalizzata ad un’alternanza nella gestione, non posso non continuare a sperare in provvedimenti di minore impatto, capaci di limitare i disagi per i degenti, per i quali oggi si prefigura un trasferimento che certamente modificherà abitudini e sistemi di vita spesso acquisiti con fatica, e per i lavoratori a rischio licenziamento. Lo sforzo di tutte le parti in causa è evidente ed indispensabile per scongiurare l’ipotesi peggiore, eppure non può e non deve prescindere dalla garanzia di massimo attenzione per gli utenti, come non è possibile pensare ad un eccessivo depauperamento del potere di acquisto della forza lavoro o ad un esclusivo rincaro a carico delle famiglie. Ribadisco, quindi, l’assoluta disponibilità dell’assessorato provinciale alle Politiche sociali ad attivare un confronto immediato alla ricerca di possibili alternative”.