Operazione antibracconaggio: arresto in valle Grana

Trovato piccolo arsenale con armi e munizioni per la caccia di frodo

Cuneo – Fucili, canne per carabina, silenziatori, munizioni e anche una bomba a mano del periodo bellico. E’ il piccolo arsenale per la caccia di frodo che il Servizio Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo, in collaborazione con il Comando Stazione Forestale di Saluzzo, ha rinvenuto in valle Grana nel corso di un’operazione per contrastare il bracconaggio e le attività illecite in materia di armi. Le guardie hanno arrestato T.A., 50 anni, nel corso della perquisizione nella sua abitazione. L’operazione, svolta sotto il coordinamento del sostituto Procuratore della Repubblica di Cuneo Attilio Stea, ha permesso di rinvenire, nell’abitazione del soggetto, armi e munizioni: un fucile calibro 22 autocostruito con ottica di mira e silenziatore; tre fucili da caccia di vario tipo; canne per carabina e decine di altre parti di fucile utilizzabili per la costruzione artigianale di armi; quattro silenziatori; ottiche di mira ad intensificazione di luce per la caccia notturna; centinaia di munizioni, oltre a tutta l’attrezzatura occorrente per produrne altre (polvere da sparo, inneschi, ogive).Nell’autorimessa è stata anche ritrovata una bomba a mano in dotazione alle forze armate poi fatta brillare dal Nucleo Artificieri dell’esercito. L’uomo, che risulta non essere un cacciatore, dovrà rispondere di gravi reati in materia di armi quali la detenzione di ordigni da guerra, la produzione e l’alterazione di armi, la detenzione di armi clandestine e la produzione di armi. Sono ancora in corso indagini per capire a chi tali armi eventualmente potevano venir cedute e valutare collegamenti con altri soggetti.  L’indagato sarà processato per direttissima sabato 3 luglio.

I controlli congiunti effettuati dalle guardie della Provincia e dagli agenti del Corpo Forestale della Stato servono a reprimere le varie forme di  bracconaggio professionale ed hanno permesso di sequestrare, in questi anni, armi illecitamente detenute, denunciando all’autorità giudiziaria gli autori dei reati. Il presidente Gianna Gancia e il neo assessore provinciale alla Caccia e Pesca, Stefano Isaia, si sono congratulati per la brillante operazione: “In attesa dell’esito delle indagini, voglio però ribadire l’importanza di queste operazioni – hanno detto Gancia e Isaia – e della  necessità di   intensificare gli sforzi soprattutto nel campo della prevenzione. Tutelare l’ambiente, il territorio e la fauna in tutte le sue forme è una delle priorità della Provincia, a salvaguardia del nostro territorio”.

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