Comitato di monitoraggio: cultura della sicurezza stradale a partire dalle scuole

Il 2011 sarà l’anno del pedone. A breve un gruppo ristretto di lavoro.

Il tavolo dei relatori

Cuneo Una cultura della sicurezza stradale a partire dai ragazzi delle scuole. Questo l’argomento principale del Comitato di monitoraggio sulla sicurezza stradale che si è riunito in Provincia lunedì 7 giugno e che ha coinvolto direttamente le scuole, a conferma del ruolo fondamentale che il personale docente svolge nella diffusione di una cultura della prudenza e della sicurezza tra i giovani. La riunione è stata introdotta da una dettagliata relazione del presidente Raffaele Costa che ha illustrato i dati dell’infortunistica e della mortalità stradale: “In dieci anni sono morte lungo le nostre strade circa 1.000 persone: non è trascorso un solo mese, dal 2000 al 2009, senza decessi. Soltanto nell’ultimo anno (2009) vi sono stati tre mesi, esattamente febbraio, settembre e novembre, con una sola vittima. Negli altri 117 mesi del decennio i morti sono stati superiori all’unità fino a raggiungere quota 17 in un solo mese, i feriti in 10 anni sono stati 30.000 nella sola provincia “Granda. Ad oggi sono 25 i morti dall’inizio del 2010 sul nostro territorio”. Costa ha poi dettagliato la situazione in merito alle cause degli incidenti, l’ora più frequente in cui accadono, la fascia d’età di morti e feriti, l’indicazione delle strade più pericolose. “Il costante impegno della Provincia per la viabilità – ha aggiunto il presidente Gianna Gancia – non ci esime dalla necessità di insistere sulla sensibilizzazione e sulla formazione dei giovani, a partire dalle scuole”.

All’incontro hanno partecipato, oltre al vice presidente Giuseppe Rossetto e agli assessori provinciali Giuseppe Lauria, Licia Viscusi, Roberto Russo e Luigi Costa, anche i rappresentanti delle istituzioni, dei Comuni ed enti locali, oltre ai vertici degli istituti superiori della Granda con i quali si sono concordate iniziative concrete per il prossimo anno scolastico 2010/2011. Tra i membri del Comitato anche i rappresentanti di Prefettura, Polizia stradale, Soccorso 118, Federazione motociclisti, Asl Cn1 e Cn2 , Medicina d’urgenza, Motorizzazione civile, associazioni di volontariato “Vittime della strada, “Viviamo la vita” e “Segnal’etica”. Per Brunello Olivero dell’Aci di Cuneo l’impegno di questi ultimi anni ha portato i primi frutti con un costante calo delle vittime stradali in provincia di Cuneo, “a conferma – ha detto Olivero – della necessità di sensibilizzare tutti i cittadini, dai giovani agli anziani, sul valore della vita più che sulla paura della morte. Olivero ha proposto di proclamare il 2011 anno del pedone, con interventi di messa a norma degli attraversamenti pedonali in città.la proposta è stata subito accolta con favore da tutti i presenti.

Numerosi poi i progetti di sensibilizzazione tra gli studenti illustrati dall’Ufficio scolastico provinciale e dagli stessi dirigenti scolastici che hanno coinvolto finora migliaia di ragazzi (circa il 38% della popolazione scolastica) con corsi di educazione stradale, prove di guida sicura, progetti di cooperazione per l’educazione alla salute realizzati con la collaborazione della Polizia stradale, del volontariato, del Dipartimento di educazione alla salute delle Asl. Una particolare sottolineatura è stata rivolta alle conseguenze degli incidenti stradali, in particolare ai danni permanenti alla salute che vanno a colpire soprattutto i giovani.

Il Comitato ha deciso la costituzione di un gruppo ristretto di lavoro: “C’è la volontà di affrontare il tema in maniera costruttiva – ha detto il presidente del Comitato Costa – e riuniremo un gruppo di lavoro non formale, per raccogliere i suggerimenti che perverranno e cercare soluzioni concrete”. “L’incontro di oggi – ha aggiunto il vice presidente della Provincia Rossetto – è stato utile per fare il punto della situazione e mettere in rete tutto quanto si sta già facendo”. “Una risposta concreta – ha concluso l’assessore Lauria – arriva dal progetto sulla cultura della sicurezza stradale per il quale investiremo circa 200 mila euro”.

 

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