Verifica idoneità pozzi profondi: il presidente Gancia chiede una proroga al 31 dicembre 2011

In una lettera inviata all’assessore regionale Sacchetto e alle Direzioni Ambiente e Agricoltura della Regione Piemonte

Cuneo Una formale proroga al 31 dicembre 2011 del termine per presentare la documentazione sullo stato di consistenza dei pozzi profondi: è la richiesta avanzata alla Regione dal presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia. In una lettera indirizzata all’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto e ai vertici delle Direzioni regionali Ambiente ed Agricoltura, il presidente della Provincia Granda fa riferimento alle previste verifiche delle modalità di utilizzo della risorsa idrica della falda profonda, con eventuale ricondizionamento dei pozzi. Una nota della Regione, datata 2 agosto, precisava la non perentorietà dei termini di inoltro dello stato di consistenza già comunicato agli utenti, confermando, come da normativa vigente, la triplicazione del canone per l’uso di acqua pubblica a partire dal 1 gennaio 2011.

“Mi corre anzitutto l’obbligo  di ringraziare la Regione – si legge nella lettera – per aver prontamente affrontato una questione che, pur legata ad oggettive implicazioni ambientali, va comunque ad acuire le criticità economiche di alcuni settori produttivi. In particolare, mi riconosco nel lavoro avviato con il Tavolo operativo permanente sin dal 21 luglio scorso, nella certezza che non mancherà di produrre effetti positivi. Così come condivido ed apprezzo l’obiettivo della regione di predisporre, mi auguro in tempi ridotti, un programma di sostegno indirizzato ai Consorzi irrigui riconosciuti dalla legge regionale 21 del ’99, ferme restando le valutazioni in ordine alle eventuali decisioni delle Ato per quel che concerne i gestori del ciclo idrico integrato e tenuto conto dell’esigenza di verificare le possibili forme di sostegno per gli altri comparti produttivi, visto il notevole impatto di queste misure, pur necessarie”. Quanto alla richiesta di proroga, il presidente ne precisa l’utilità al fine di meglio chiarire nell’interesse generale la non perentorietà dei termini, per altro non sanciti dalla Provincia, ma stabiliti e ribaditi dalle direzioni regionali competenti, anche in considerazione dell’invio di un cospicuo numero di comunicazioni agli utenti, effettuato dagli uffici cuneesi in analogia con le altre Province piemontesi. “Per comprensibili ragioni di equità – conclude Gancia – la proroga dovrebbe concernere tutti i settori produttivi e implicherà comunque una traslazione nel tempo di tutte le fasi del ricondizionamento dei pozzi profondi, come riportate nel documento presentato dalla Direzione regionale Ambiente durante il tavolo operativo del 23 marzo 2010”.

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