Immissione illegale di cinghiali: in cinque nei guai
Importante operazione del servizio Vigilanza faunistica della Provincia
Cuneo Importante operazione del servizio Vigilanza faunistico ambientale della Provincia. Dopo accurate indagini, gli agenti hanno scoperto e sanzionato una squadra di cacciatori che comprava cinghiali per poi immetterli abusivamente in zone di caccia. Ogni forma di introduzione di cinghiali sul territorio è molto vietata perché la specie è responsabile di danni all’agricoltura e di incidenti stradali. I responsabili, tutti rei confessi, sono: B. E 59 anni di Borgo San Dalmazzo; P. G. 76 anni di Borgo San Dalmazzo; B. L. 25 anni di Demonte, O. A. 61 anni di Borgo San Dalmazzo e B. A. 60 anni di Borgo San Dalmazzo; a carico degli stessi sono state elevate sanzioni amministrative per circa 9 mila euro. I soggetti, appartenenti alla stessa squadra di caccia, si autotassavano per acquistare cinghiali in un allevamento della zona ora oggetto di controlli e verifiche e poi immettevano gli animali (4 esemplari) in località Baut di Festiona in comune di Demonte. I cinghiali venivano liberati in quella zona che poi sarebbe spettata alla squadra come zona di caccia, in base al nuovo regolamento di caccia al cinghiale predisposto dal comprensorio Alpino CN 4 Valle Stura. L’importante operazione di vigilanza mette in luce la gravità di iniziative portate avanti da persone che, soltanto per perseguire fini venatori, rilasciano animali senza considerare le conseguenze. Ogni anno la Provincia e la Regione risarciscono, in media nella Granda, danni all’agricoltura superiori a 200 mila euro, senza contare i numerosi incidenti stradali provocati dai selvatici. Inoltre la Provincia ogni anno è fortemente impegnata per prevenire tali danni organizzando, in media, più di 120 battute investendo denaro e risorse umane in iniziative di prevenzione. “E’ un risultato importante per l’attività di vigilanza e per il nostro territorio – ha commentato l’assessore Claudio Sacchetto – che tende anche a scoraggiare ulteriori fenomeni di immissione abusiva di animali, attività non solo illegittima, ma anche pericolosa e contraria agli sforzi che stiamo facendo per debellare il fenomeno della proliferazione degli ungulati”.