Rinviato ordine del giorno sul polo universitario cuneese
Proposto dal gruppo Pd-Impegno civico. Viscusi: “Risolto il problema economico per il 2010. Resta la volontà di tenere fede al patto”
Cuneo Sarà esaminata nell’apposita commissione la proposta di ordine del giorno sul polo universitario cuneese discussa durante il Consiglio provinciale di lunedì 18 ottobre. “Vogliamo mettere il Consiglio in condizioni di affidare alla Giunta un indirizzo unanime in materia – ha detto il consigliere Mino Taricco nell’illustrare la proposta -, fugando le notizie che periodicamente escono su giornali locali”. Al dibattito è intervenuta l’assessore all’Istruzione, Licia Viscusi: “Desidero tranquillizzare i presenti, per il 2010 la situazione è risolta con la riduzione della spesa. Si trattava di un problema di natura finanziaria, non ho mai parlato di chiusura dell’università”. Gli impegni sono quelli assunti dalla Provincia in sede di convenzione nel 2009. Sull’argomento il parere del presidente della Provincia, Gianna Gancia: “Occorre rafforzare i poli universitari già esistenti, ma serve una razionalizzazione. La Provincia sta portando avanti un grosso impegno finanziario per garantire il decentramento universitario, versando sovvenzioni doppie rispetto agli altri enti territoriali (1 milione e 800 mila euro all’anno ndr). In merito allo sportello universitario credo che nell’era di Internet sia bene far ricorso alle nuove tecnologie, così come non si possa portare l’università sotto casa”. La proposta di rinvio, poi accolta da tutti i partecipanti all’assemblea, era stata anticipata da Gianfranco Dogliani (Pdl). “Credo in quello che è stato fatto negli anni e ribadisco l’importanza della convenzione con l’università, ma la mutata situazione economica comporta la necessità di aprire un confronto con ateneo e Comuni sedi di corsi decentrati”. Disponibile al ritiro del documento Mino Taricco (Pd-Impegno civico), che ha spiegato come “alla luce delle parole di Dogliani emerga una difficoltà, ma anche il chiaro intendimento della Provincia a non tirarsi indietro”. D’accordo sul rinvio anche Paolo Demarchi (Lega Nord), e Erio Ambrosino (Pd-Impegno civico). Sono intervenuti Patrizia Manassero (Pd-Impegno civico), Piermario Giordano (Lega Nord) e Alberto Cirio (Pdl) che, in qualità anche di assessore regionale all’Istruzione ha spiegato la posizione di “grande attenzione della Provincia e della Regione sulla riforma dell’università. La Provincia si impegnerà, ma la riforma va fatta e piace ad industrie ed aziende che poi dovranno assumere. Cerchiamo di portare scuole materne ed elementari sotto casa, ma i ragazzi grandi possono spostarsi con i mezzi pubblici”. In chiusura Fabio Di Stefano (Idv) ha ribadito la ncessità dello sportello per chi arriva dalla montagna, per chi ha risorse finanziarie limitate e per i diversamente abili.