Consegnati a Vicoforte 49 marchi di “Ospitalità italiana”
Riconoscimento assegnato a 15 nuovi bed & breakfast
Cuneo Il presidente della Provincia ha partecipato, assieme all’assessore al Turismo, alla cerimonia di consegna del marchio “Ospitalità italiana 2010”, svoltasi lunedì 22 febbraio alla Casa Regina Montis Regalis di Vicoforte. Realizzato a grazie all’impegno dell’Isnart (l’Istituto nazionale di ricerche turistiche operante in ambito camerale) con il contributo della Camera di commercio, della Provincia e della Regione Piemonte, il riconoscimento è stato consegnato a 49 nuove realtà che si aggiungono alle 295 strutture già premiate nelle precedenti edizioni per un totale di 344 tra alberghi, ristoranti, agriturismi, bed & breakfast e campeggi. La premiazione si è svolta con la consegna di attestati, vetrofanie e targhe in ottone. Per ottenere il marchio si devono dimostrare il rispetto agli standard di categoria, verificati ogni anno a campione: spazi interni ed esterni, segnaletica, servizi, cucina, accoglienza. Spettano alla Provincia, invece, le competenze relative alla gestione del registro degli operatori per i bed&breakfast, che fa segnare una graduale crescita delle strutture certificate con 15 nuove assegnazioni su un totale di 39. “Numeri che – dichiarano il presidente della Provincia e l’assessore al Turismo – fanno guardare con un moderato ottimismo al futuro del turismo cuneese e al continuo diffondersi della cultura dell’accoglienza, indispensabile alla promozione del patrimonio architettonico, naturalistico ed enogastronomico della Granda. Le mutate esigenze del mercato, oggi più che mai, richiedono alle piccole aziende uno sforzo di adeguamento maggiore alle aspettative dei clienti: sempre più si privilegia un servizio confortevole e familiare con un buon rapporto qualità-prezzo. Un obiettivo che trova nel marchio di qualità l’adeguato e convinto sostegno delle istituzioni”. In collaborazione con l’Autorità portuale di Savona, l’incontro del 22 febbraio ha inoltre permesso un approfondimento delle ricadute sul territorio cuneese, derivanti dall’aumentato numero di turisti che utilizzano lo scalo ligure.