La Granda ricorda i 150 anni del Consiglio provinciale e Giovanni Giolitti, lo statista della nuova Italia
Sabato 27 febbraio, alle 10,45, nella sala Giolitti
Cuneo Il 27 febbraio 1860 sedette per la prima volta il Consiglio provinciale di Cuneo. L’assemblea elesse presidente il conte Giambattista Michelini, deputato alla Camera del regno di Sardegna. L’ufficio di presidenza venne formato da Alerino Como (Alba), Bonaventura Buttini (Saluzzo), entrambi deputati, e da Eugenio Rebaudengo (Mondovì), amministratore della Real Casa. Iniziò un lungo percorso di cui la “Provincia Granda” va orgogliosa. Sabato 27 febbraio, alle 10.45, l’evento viene ricordato nella sala Giolitti, alla presenza del presidente della Provincia Gianna Gancia e con la partecipazione della Principessa Maria Gabriella di Savoia. Modererà l’incontro il presidente del Consiglio provinciale Giorgio Bergesio. Dall’insediamento il Consiglio provinciale di Cuneo si misurò con profondi cambiamenti ed enormi difficoltà: il trasferimento di Nizza alla Francia e l’annessione dell’Italia centro-meridionale alla corona di Vittorio Emanuele II, “re costituzionale”, ne mutarono quadro e prospettive facendone “terra di frontiera” ma non ne spensero la forte identità e la vocazione europea. Il Consiglio provinciale di Cuneo, esemplarmente dedito alla cura degl’interessi dei cittadini, contò sempre figure di prim’ordine. Su tutte spicca Giovanni Giolitti, cinque volte presidente del governo nazionale, consigliere provinciale dal 1886 e presidente del consesso cuneese dal 1905 al 1925: un’età di riforme civili e di sviluppo sociale, anche nella difficile ricostruzione postbellica. La sua figura emerge dal Carteggio,1877-1928 (voll.2), curato da Aldo A. Mola e Aldo G. Ricci, con prefazione di Francesco Cossiga che lo ricorda come l’ “uomo che pose le basi per il rilancio e la modernizzazione delle strutture industriali, produttive e sociali del nostro paese; un uomo onesto che visse e morì modestamente, senza ricavare alcun profitto dagli importanti incarichi ministeriali e parlamentari che ricoprì durante la sua lunga vita politica”. Nell’incontro di sabato 27 febbraio i curatori dell’opera, il senatore Giuseppe Fassino e i professori Gianni Rabbia e GianPaolo Ferraioli (Università “La Sapienza”, Roma), parleranno di Memoria di Giovanni Giolitti. Con la Presidente Gancia saranno presenti i suoi quattro predecessori: Mario Martini, Guido Bonino, Giovanni Quaglia e Raffaele Costa. L’incontro è promosso dal Centro europeo “Giolitti” per lo studio dello Stato, dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), dall’Archivio Centrale dello Stato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, che ha sorretto la pubblicazione dell’Opera Giovanni Giolitti al Governo, in Parlamento, nel Carteggio: cinque volumi in tre anni, uno strumento fondamentale, ricco di inediti, per conoscere la storia locale e nazionale sulla base dei documenti. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l’Alto Patronato alla rievocazione del 150° del Consiglio provinciale e di Giovanni Giolitti, ad attestazione della sua valenza civile e pedagogica.