Progetto cuneese per l’integrazione di immigrati primo nella graduatoria nazionale. Lauria: “Diretto ai cittadini regolari punta ad incrementare il livello di ordine pubblico, favorendo l’emersione degli illeciti”
La Provincia capofila dell’iniziativa ammessa a contributo dal Ministero dell’Interno
Cuneo Un iter burocratico più snello per permessi di soggiorno, istanze di cittadinanza, ricongiungimenti familiari. E’ l’obiettivo del progetto di Rete di servizi-sportelli pubblici per immigrati (Re.S.P.I.) promosso dalla Provincia ed approvato dall’esecutivo di corso Nizza.
“Inserito tra le iniziative ammesse a contributo con decreto del Ministero dell’Interno – spiega l’assessore alle Politiche sociali Giuseppe Lauria – il piano di lavoro prevede un’implementazione della rete di sportelli esistenti sul territorio, finalizzata ad un’azione congiunta per il miglioramento dei livelli di erogazione dei servizi pubblici ed amministrativi rivolti ai cittadini stranieri regolari. Obiettivo istituzionale è incrementare il livello di ordine e sicurezza pubblica, favorendo l’emersione degli irregolari”.
Il progetto, che avrà validità di 12 mesi, ha partecipato al bando pubblico del Ministero dell’Interno inerente il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi.
“A conferma della validità del programma di lavoro – ha aggiunto Lauria -, “Respi” si è classificato al primo posto nella graduatoria nazionale. Un risultato importante che premia il lavoro di collaborazione avviato tra enti locali della Granda”.
La Provincia è, infatti, capofila di una partnership istituzionale costituita dai Comuni di Cuneo, Alba, Bra, Barge, Ceva, Fossano, Mondovì, Saluzzo, dalla Comunità montana Alto Tanaro, Cebano e Monregalese, dal Consorzio Monviso Solidale, dal Consorzio per i servizi socio assistenziali del Monregalese e dal Consorzio intercomunale socio assistenziale Intesa, nonché dalla Cooperativa sociale “L’Arca “e da “Orso” scs.
Il costo complessivo della rete, pari a 295.192 euro, sarà coperto a maggioranza da contributi comunitari e fondi pubblici; per la restante parte si provvederà tramite cofinanziamento da parte degli enti partner. La Provincia garantirà l’impiego di personale dipendente, l’utilizzo di sale di rappresentanza e delle attrezzature di presentazione, pertanto non si prevedono spese dirette sul bilancio provinciale.