Tavolo in Provincia sulle esondazioni del canale Marchisa
Con gli assessori provinciali alla Protezione civile e Agricoltura
Cuneo La cementificazione crescente e una manutenzione carente sono all’origine dell’accresciuta portata d’acqua dello storico canale Marchisa nel saluzzese. Le frequenti esondazioni con l’allagamento dei centri abitati di Lagnasco e Scarnafigi e di un’ampia porzione dei terreni agricoli circostanti è stata analizzata nel corso di un incontro, giovedì 11 febbraio, in Provincia. Presenti gli assessori provinciali all’Agricoltura e alla Protezione civile, oltre ai rappresentanti di Coldiretti Saluzzo, del Consorzio irriguo di II grado e ai sindaci dei Comuni di Verzuolo, Saluzzo, Lagnasco, Manta e Scarnafigi. Dal confronto con il territorio sono emerse tre differenti ipotesi di soluzione: in primo luogo una pulizia del canale da attuare nell’immediato, ad opera del personale della Protezione civile. “Abbiamo valutato – ha dichiarato l’assessore provinciale competente – la possibilità di un intervento mirato a ridurre i sedimenti accumulati negli anni, così da migliorare la portata del canale e ridurre il rischio di esondazioni con i conseguenti danni per il territorio e le coltivazioni”. Nelle prossime settimane un confronto con i Comuni interessati permetterà l’avvio della regolamentazione delle captazioni di acqua, attinta dalle aziende agricole. Sul fronte infrastrutturale, la Provincia valuterà inoltre eventuali progetti di scarico del flusso d’acqua in eccesso: tra le ipotesi la deviazione fino al torrente Varaita di una delle quattro tubazioni dirette al canale Marchisa. I lavori potrebbero essere attuati all’altezza della rotatoria in località Falicetto. “In accordo con il collega – ha dichiarato l’assessore provinciale all’Agricoltura – ritengo utile il confronto avviato con il territorio che ha permesso la presa di coscienza di un problema particolarmente sentito dalla comunità saluzzese e l’individuazione di soluzioni a breve e medio termine. Avvieremo la pulizia dell’alveo cui seguirà la creazione di uno scarico nel Varaita. In questo modo rispondiamo alle esigenze di una comunità alle prese con un problema che interessa ormai da anni i centri abitati e, più spesso, i terreni agricoli”.