Macroregione alpina dell’Europa: estendere il riconoscimento all’intera provincia di Cuneo

La Giunta della Provincia ha approvato un documento a sostegno della richiesta

Il Monviso, montagna simbolo della Granda (Archivio Uff. Stampa Provincia)

Immagine di repertorio (Archivio Uff. Stampa Provincia)

Cuneo Chiedere alle autorità di estendere il riconoscimento della Macroregione alpina dell’Europa all’intera provincia di Cuneo e trasmettere tale richiesta al Ministro dell’Ambiente ed al Presidente della Regione Piemonte. E’ questo il contenuto della delibera con la quale la Giunta della Provincia di Cuneo ha deciso, martedì 2 settembre, di sostenere la candidatura della Granda a far parte dell’ambiente naturale delle Alpi come nuovo motore di sviluppo, culturale oltre che sociale ed economico, nel cuore dell’Europa.

La macroregione alpina, ufficialmente “Strategia Macroregionale per la Regione Alpina”(Eusalp), è nata con un accordo internazionale siglato il 18 ottobre 2013 a Grenoble, in Francia, tre le 46 regioni e province autonome che si trovano attorno alla catena alpina. Tale macroregione, che comprende anche alcune zone pedemontane e di pianura, nasce dalla necessità di avere uno strumento di coordinamento delle politiche e dei fondi transnazionali. La Commissione Europea sta lavorando alla definizione delle priorità e dei confini amministrativi; entro dicembre 2014 il Consiglio  approverà il piano di azione ed entro il giugno 2015 Eusalp sarà ufficializzata ed operativa.

La provincia di Cuneo è, quindi, molto determinata. “Tutto ha preso origine dal trattato internazionale “Convenzione delle Alpi” firmato dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) – spiega il commissario Giuseppe Rossetto – che con l’Unione Europea hanno l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e la tutela degli interessi della popolazione residente, comprese le questioni ambientali, culturali, sociali ed economiche”.

Se nella prima versione la Convenzione includeva per l’Italia il Piemonte e, in particolare, le province di Cuneo, Torino,  Vercelli e Novara, il testo più recente ha ridotto l’area ad alcuni Comuni delle originarie province. La prima versione rendeva più funzionale la delimitazione territoriale tant’è che gli altri Stati firmatari hanno coinvolto intere Regioni e non singoli Comuni.

“Il documento che abbiamo approvato – precisa ancora Rossetto – sottolinea come l’intero territorio della provincia di Cuneo, per motivi territoriali, ambientali, storici, economici, culturali, commerciali e turistici debba essere considerato “territorio delle Alpi” a tutti gli effetti strategico, anche sotto il profilo dei trasporti e dei collegamenti con le vallate alpine. Riteniamo, pertanto, che si debbano ridefinire i confini dei territori per la discussione da parte della Commissione Europea della Eusalp. Ringrazio il Comune di Cuneo, in particolare il sindaco Federico Borgna, per per primo ha preparato un ordine del giorno, fatto nostro tramite la Giunta provinciale. Invieremo il documento al Ministro dell’Ambiente e al presidente della Regione Piemonte che svolge anche il ruolo di coordinatore delle Regioni italiane affinchè si pervenga alla definizione delle modifiche necessarie in tempo utile, per consentire l’annessione al perimetro italiano della provincia di Cuneo in quanto tale o, allo stesso modo, di tutti i comuni della provincia di Cuneo, come peraltro già richiesto da altre città italiane come Trieste”.

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