Professori precari, Firenze smaschera falsi invalidi? Gancia: “Anche a Cuneo servivano controlli a tappeto”

Dichiarazione della presidente della Provincia, Gianna Gancia

Cuneo “L’Italia? Una Repubblica di privilegiati. Pochi, per la verità. Con tanti, tantissimi diseredati, destituiti d’ogni diritto. Questo vien da dire, andando col pensiero alle vicissitudini che interessano i professori precari di casa nostra.

Ricordate? In luglio vengono aggiornate le graduatorie dei docenti e in Granda si registra il triste primato di 458 nuovi ingressi da fuori provincia (più 482 per cento rispetto al 2007). L’esperienza e le cronache ci insegnavano che non pochi potevano essere i furbetti. In che senso? In tre sensi: candidati 104muniti (che brutto neologismo!), ovvero provvisti delle corsie privilegiate dell’invalidità civile, che notoriamente prolifera in certe aree del Paese; candidati a cui i provveditorati d’origine avevano riconosciuto punteggi su punteggi, gonfiandoli in modo indebito; candidati – anche questo è successo – a cui scuole truffaldine avevano fittiziamente riconosciuto servizi mai svolti, arrivando perfino a moltiplicare ad arte le cattedre.

In Toscana, il dirigente scolastico regionale, aveva fissato per tempo diversi paletti. Fra i quali, l’obbligo, per ogni candidato che si avvalesse dei benefici della L. 68/99 (riserva di posto) e della L. 104/92 (priorità nella scelta della sede) di procedure di controllo presso l’Azienda sanitaria di Firenze. Controlli e attività ispettive che, personalmente, avevo auspicato ci fossero anche a Cuneo.

Il risultato, per la Toscana, lo annuncia il sindacato Gilda dal suo sito internet: molti candidati non solo non si sarebbero visti riconoscere l’immissione in ruolo, ma addirittura avrebbero subito la sospensione dei benefici dell’invalidità.

Difficile, alla luce di questi fatti di cronaca, allontanare il sospetto che anche in Provincia ci possa essere stato uno strano caso d’import di falsi invalidi. Forse no. Ma i controlli nessuno li ha disposti né tanto meno effettuati, almeno non nei termini di Firenze.

Ultima perla, stavolta dal sito internet del ministero: il Miur sta verificando le richieste d’attivazione di posti per i tirocini formativi (Tfa) destinati a sostituire i corsi Sis per l’abilitazione dei futuri docenti. Gli atenei piemontesi, ed è solo un esempio, hanno richiesto 340 posti per le superiori. In Sicilia? 1.970. Che fanno il paio con i 2.140 della Puglia.

Su questo, su questo abominio è quanto ormai opportuno riflettere ma anche agire. Inizieremo a farlo a Savigliano, alla presenza del senatore Mario Pittoni, tra i pochi ad aver lottato veramente contro questa ingiustizia”.

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