Riforma delle Unioni Montane, presentato in Regione il documento predisposto da Provincia e Unioni Montane cuneesi
il Presidente Robaldo e il consigliere Dovetta:”È il nostro contributo alla riforma della governance delle terre alte. Lavoro condiviso con le unioni montane e con il consiglio provinciale”

La consegna del documento sulle Unioni Montane
In un documento di 60 pagine viene presentata l’analisi della evoluzione dalle Comunità alle Unione Montane nel cuneese, in Piemonte e nelle altre regioni, oltre ad una concreta proposta di riforma.
“Un lavoro durato più di un anno, condiviso con il Tavolo composto dai Presidenti delle Unioni Montane di tutta la provincia e già anticipato, durante l’ultima campagna elettorale per le regionali, a tutti i candidati a presidente. Questo è il documento ‘Dalle Comunità Montane alle Unioni Montane. Il caso della Provincia di Cuneo per una nuova governance delle terre alte’ attraverso il quale vogliamo contribuire alle riflessioni che gli assessori regionali Marco Gallo ed Enrico Bussalino stanno svolgendo per far sì che in questa legislatura si possa raggiungere un rilancio di queste forme di governo del territorio”.
Con queste parole il presidente della Provincia, Luca Robaldo, e il consigliere provinciale delegato alla Montagna, Silvano Dovetta, riassumono il contenuto del corposo lavoro svolto attraverso il coordinamento con le Unioni e con i competenti uffici provinciali guidati dal dott. Andrea Costa, cui ha contribuito come consulente esterna la dott.ssa Marina Pianezzola.
“Le 60 pagine del documento richiamano il percorso prima di costituzione delle Comunità Montane e poi della riforma regionale che ha portato alla nascita delle Unioni. Una sezione è dedicata all’indagine della gestione delle terre alte in alcune altre Regioni per poi passare ad una analisi molto concreta degli strumenti oggi in campo, per concludere con una serie di proposte che rivolgiamo alla Regione affinché si agevolino i ragionamenti per una riforma legislativa che restituisca dignità alla governance delle vallate alpine, e non solo, piemontesi” spiega il consigliere Dovetta.
Indicazioni sul numero degli attuali abitanti delle 13 Unioni Montane cuneesi, sulla loro partecipazione ai GAL e sulla capacità di investimento e di attrattività delle risorse europee e nazionali sono gli altri elementi che compongono il quadro illustrato nel documento.
“Sono grato al consigliere Dovetta – conclude il presidente Robaldo – che, coadiuvato dal consigliere Emanuel, ha prima ricostituito il Tavolo delle Unioni Montane e poi lo ha coinvolto in questo importante lavoro. Oltre che ai due colleghi sono grato ai presidenti delle Unioni stesse, che ogni giorno si trovano ad affrontare le peculiarità degli Enti che presiedono. Il fatto che il Consiglio Provinciale abbia approvato all’unanimità questo documento testimonia, ancora una volta, come sui temi centrali per lo sviluppo del territorio non vi sia alcuna divisione politica: anche per questo sono certo che gli Assessori Gallo e Bussalino sapranno fare tesoro di questo contributo”.
Il documento è scaricabile al seguente link: Studio UUMM GIU2025.
- Un momento della presentazione del documento sulle Unioni Montane
- Un momento della presentazione del documento sulle Unioni Montane
- La consegna del documento sulle Unioni Montane
- Un momento della presentazione del documento sulle Unioni Montane
- Un momento della presentazione del documento sulle Unioni Montane
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