Borgna al Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles come relatore sulla “minimun tax”

La plenaria ha approvato il parere su “Garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali dell’Unione”

Borgna al Comitato delle Regioni a Bruxelles (foto Provincia)

Cuneo – Il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna è intervenuto oggi giovedì 27 aprile a Bruxelles alla 149° Sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni come relatore generale di un parere sul tema “Garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali dell’Unione”  in merito alla “minimum tax”. Borgna fa parte di questo organo consultivo per  l’Unione Province d’Italia (Upi). Gli emendamenti proposti sono stati approvati a larghissima maggioranza (133 sì, 2 no e 15 astenuti).

“I fatti che stiamo vivendo in questi giorni – ha detto Borgna a Bruxelles – ci fanno capire quanto sia importante rafforzare il livello europeo. Serve avere più Europa non solo nel campo della difesa e sanità come abbiamo visto in questi ultimi tempi, ma anche in materia fiscale. Introdurre un livello minimo di tassazione per le multinazionali nell’ambito dell’Unione Europea è un passo fondamentale nel percorso dell’unificazione anche fiscale dell’Europa. È essenziale , nella costruzione di tale percorso garantire lo sviluppo sostenibile con la massima attenzione agli incentivi ed agli investimenti per la transizione ecologica, la ricerca e l’innovazione, per incidere positivamente sull’economia reale creando posti di lavoro attraverso  la costruzione di un sistema normativo e fiscale capace di mettere imprese nelle migliori condizioni per competere sul mercato globale”.

Tra gli emendamenti illustrati da Borgna è stata approvata l’esclusione dall’ambito di applicazione della tassazione per gli enti governativi (compresi gli enti locali e regionali e le associazioni di tali enti), per le organizzazioni internazionali e quelle senza scopo di lucro, oltrechè per i fondi pensione. Borgna ha, infatti, ricordato che un livello minimo di tassazione nazionale può creare problemi di sostenibilità. Occorre poi riservare una particolare attenzione a quanto accade al di fuori dell’Europa a livello globale e infine puntare sulla semplificazione dell’applicazione della misura fiscale, evitando il rischio della doppia tassazione a chi già paga, armonizzandosi con le altre norme fiscali europee. Da qui la richiesta di esclusione dei fondi pensione, sollecitata durante il dibattito anche dall’intervento del consigliere Frey per non rallentare lo sviluppo. “Modificare il livello minimo di tassazione globale per le multinazionali è necessario – ha concluso Borgna -, ma occorrono norme semplici, semplicemente applicabili e che non mettano il nostro sistema economico fuori mercato rispetto ai paesi extra Ue”.

Ieri giovedì 26 aprile, nel corso della stessa Commissione plenaria, erano anche intervenuti in collegamento dall’Ucraina i sindaci di Kiev Vitalij Klyčko, di Mariupol Vadim Boichenko, di Leopoli (Lviv) Andrij Sadovyj di Melitopol Ivan Fedorov per lanciare un appello ai colleghi amministratori delle città d’Europa.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

Intervista al presidente Borgna e alcune immagini dell’incontro a Bruxelles (foto Provincia)

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