Ponte Gesso a Cuneo, torna (per ora) il transito a due corsie in ingresso
Da giovedì 7 ottobre sospesi i disagi al traffico, ma i lavori di consolidamento del ponte proseguono
Cuneo – I lavori della Provincia iniziati a fine agosto per il consolidamento del ponte storico sul torrente Gesso all’ingresso di Cuneo da Borgo San Giuseppe (Borgo Gesso) proseguono regolarmente, secondo il cronoprogramma previsto. Da giovedì 7 ottobre (ore 12) si torna anche, seppur provvisoriamente, al transito regolare su due corsie. Le lavorazioni consentono, infatti, in questa fase di eliminare il restringimento della carreggiata ad una sola corsia centrale in entrata istituito per ragioni di sicurezza durante il consolidamento delle arcate del ponte, ma causa di disagi al traffico.
Dopo il primo lotto di lavori conclusosi l’anno scorso con la sistemazione idraulica e le opere di protezione antierosiva delle fondazioni dei due ponti stradali costato 1,4 milioni di euro, la Provincia interviene con questo secondo lotto di lavori direttamente sul ponte storico per il consolidamento del manufatto, oltre al miglioramento strutturale del ponte sotto le azioni sismiche con perforazioni e iniezioni sull’impalcato. Il costo previsto è di circa 950 mila euro. Progettazione e direzioni lavori sono affidati all’ingegnere Lorenzo Jurina di Milano, illustre professore associato al Politecnico di Milano e specializzato in interventi di riabilitazione e consolidamento strutturale di opere murarie sottoposte a vincolo della Soprintendenza.
Nel contempo Italgas sta lavorando nell’alveo del torrente Gesso, a valle dei lavori realizzati dalla Provincia, per la messa in subalveo dei tubi di gas metano che ora passano agganciati al vecchio ponte storico e che dovranno essere smantellati, sempre su richiesta della Soprintendenza che intende recuperare e tutelare le importanti caratteristiche architettoniche e artistiche del manufatto storico. Nelle successive fasi di restauro del ponte torneranno visibili anche i preziosi fregi realizzati sopra le arcate che riproducono teste di leoni.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia