Tartarughe palustri abbandonate: la Provincia rinnova la convenzione per la loro custodia a Sommariva Perno
La convenzione con il Cras prevede la gestione degli animali nella grande struttura recintata in località Placioni
Cuneo – La Provincia ha rinnovato per i prossimi due anni la convenzione con il Centro recupero animali selvatici (Cras) di Bernezzo per l’attività di custodia con il confinamento definitivo delle tartarughe palustri americane “Trachemys scripta” nella sede di Sommariva Perno, in località Placioni. La specie animale fa parte dell’elenco delle specie esotiche, animale da compagnia che negli ultimi tempi è diventata però invasiva, tanto da rappresentare un problema per il territorio per l’impatto negativo sulla biodiversità. Sono sempre più frequenti, infatti, i ritrovamenti di tartarughe che vengono abbandonate dai proprietari e che devono essere consegnate ai Comuni o alla Provincia, ente al quale la legge regionale 5 del 2018 delega il compito di gestirle anche affidandole ai Centri di recupero degli animali selvatici (Cras).
La struttura di Sommariva Perno, gestita dal Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, è sorta nel 2016 e occupa un terreno di 43.000 mq circa. Contiene due bacini di accumulo acque di quasi 15.000 mq totali che sono stati in parte cintati per evitare la fuoriuscita delle tartarughe. Al momento vi sono ricoverati 380 esemplari ritirati sia da istituzioni, sia soprattutto da privati.
Il Centro è uno dei due Cras esistenti in provincia di Cuneo, attrezzati per i recuperi e le cure degli animali selvatici feriti e l’attività da esso svolta è importante dal punto di vista ambientale e sanitario. Le spese della struttura di Sommariva Perno ammontano ad alcune migliaia di euro all’anno per la locazione e per le spese di gestione, cibo per le specie ospiti, veterinario per la cura e la sterilizzazione degli esemplari maschi. Di recente, poi, la struttura ha investito nell’ampliamento e in molti lavori di manutenzione. La convenzione con la Provincia prevede un contributo finanziario forfettario di 5.000 euro all’anno per i servizi di cura, riabilitazione, detenzione e gestione delle tartarughe.
Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia