Autostrada Asti-Cuneo: Borgna scrive alla commissaria europea Bienkowska per avere notizie

Borgna: “Preoccupazione per il ritardo dei lavori di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, infrastruttura ferma dal 2012 ed alla cui conclusione mancano soltanto nove chilometri”.

Il sit-in di protesta che si è svolto a Cherasco a febbraio (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Con una lettera indirizza alla commissaria europea alla Concorrenza, la polacca  Elzbieta Bienkowska, il presidente della Provincia Federico Borgna ha espresso tutta la sua preoccupazione per il ritardo dei lavori di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, infrastruttura ferma dal 2012 ed alla cui conclusione mancano soltanto nove chilometri.

L’argomento è stato oggetto di una recente doppia interrogazione presentata alla Commissione Europea da parte degli europarlamentari italiani Mercedes Bresso e Daniele Viotti che hanno fatto riferimento alle interlocuzioni intercorse tra il Governo italiano e la Commissione su possibili diverse modalità di ultimazione della tratta autostradale. In particolare, risulta che il Governo italiano abbia presentato alla Commissione una proposta alternativa a quella contenuta nella decisione C(2018)2435 per l’ultimazione del tratto autostradale Asti-Cuneo. Si fa riferimento alla volontà di aumentare il valore di subentro nella gestione del gruppo Gavio dell’autostradaTorino-Milano (anziché prorogarne le concessioni anche la Torino-Savona) così che lo stesso gestore possa contare su un’entrata tale da sostenere le spese per i lavori sull’autostrada Asti-Cuneo per il tratto mancante tra Alba e Cherasco.

“Se così fosse – scrie Borgna – le  sarei particolarmente grato se potesse spiegarmi a che punto è tale proposta e se ci sono le condizioni per portarla avanti con rapidità, così da riprendere a breve i cantieri. Il blocco dei lavori comporta perdite economiche pari a 100 milioni l’anno per il nostro territorio, oltre ai costi in termini di sicurezza e di ambiente difficilmente quantificabili. Si tratta di un danno economico che penalizza fortemente le aziende cuneesi e piemontesi, in particolare  quelle di due province molto produttive come Asti e Cuneo, ponendole in condizioni di debolezza rispetto a quelle di altri Paesi. Il nostro territorio non può più sostenere tale gap ed è ormai diventata vitale una soluzione in tempi molto rapidi”.

Nel frattempo non ci sono notizie sulla convocazione del tavolo mensile di monitoraggio, promesso dal premier Conte e dal ministro Toninelli in visita a Cuneo il 18 marzo scorso e nessuna risposta alla disponibilità di Borgna ad assumersi gratuitamente l’onere di commissario straordinario per l’autostrada Asti-Cuneo.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

 

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