E’ partita dalla Provincia la protesta per ottenere il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo

Il presidente Borgna: “I 9,5 km di autostrada in sospeso dal 2012   sono un credito che questo territorio vanta verso lo Stato”

Il presidente Borgna al centro del tavolo dei relatori

Cuneo – E’ partita venerdì 15 febbraio dalla sede della Provincia a Cuneo la nuova fase di mobilitazione di enti ed istituzioni per chiedere il completamento dell’autostrada Cuneo-Asti. Il presidente della Provincia Federico Borgna ha convocato i parlamentari, i sindaci della Granda e i rappresentanti delle associazioni di categorie per pianificare le tappe della protesta. Il prossimo appuntamento sarà martedì 26 febbraio con il sit-in dei sindaci con fascia tricolore all’emblematica salita del Bergoglio a Cherasco. Dal giorno dopo presidio permanente sotto la prefettura di Cuneo che, dopo un mese, il 26 marzo, si sposterà a Roma davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture.

Il presidente della Provincia Federico Borgna ha parlato dei 9,5 km di autostrada in sospeso dal 2012  (l’ultima volta sono stati promessi per il 2022) come di un “credito che questo territorio vanta verso lo Stato”. Il sindaco di Alba Maurizio Marello ha ripercorso i quarant’anni di storia dell’infrastruttura, ricordando i tanti intoppi, gli interventi della magistratura, prezzi raddoppiati, riaffidamenti e riprogettazioni. Sono poi interventi il sindaco di Bra Bruna Sibille, Ferruccio Dardanello della Camera di Commercio, Francesco Balocco  assessore  regionale,  i rappresentanti di Patto per lo sviluppo, Astra, Fai Service, Tavolo  delle  autonomie  di Langa e Roero, i parlamentari Mino Taricco, Marco Perosino e Chiara  Gribaudo. Infine la rassicurazione del  consigliere  regionale  5Stelle Mauro Campo, unico rappresentante della maggioranza politica che ha rassicurato  che  “si  sta  lavorando  a una soluzione e che presto inizieranno i lavori”, senza però fornire ulteriori dettagli.

Come si ricorderà, una delegazione cuneese era stata ricevuta a Roma il 26 settembre 2018 dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per sollecitare il completamento dell’opera. Nonostante le rimostranze dei mesi successivi non sono arrivate risposte dal ministro. Nessuna risposta neanche dopo la protesta davanti alla Prefettura di Cuneo del 16 novembre scorso con la consegna di un documento al Prefetto da far pervenire al Governo. Nessuna risposta alle lettere del presidente Borgna che il 26 di ogni mese scrive al ministro per sollecitare una soluzione.

Ancora Borgna: “Chiediamo a Toninelli soltanto di rispettare gli impegni presi. Ogni mese che passa senza l’opera costa al sistema economico provinciale 10 milioni di euro. L’A33 è un problema di tutto il Nord Ovest”.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

Alcune immagini dell’incontro in Provincia

Potrebbero interessarti anche...