Prima edizione di “Va’ lentina, camminata …. senza fretta”, passeggiata solidale a Caraglio

Il patrocinio della Provincia per la manifestazione del 12 settembre in occasione del ventennale della comunità “Valentina” per persone con disabilità gravi

Un momento di festa con gli ospiti

Cuneo – La Provincia di Cuneo è tra gli enti istituzionali che patrocinano la prima edizione di “ Va’ lentina, camminata… senza fretta”, passeggiata solidale in programma mercoledì 12 settembre in occasione del ventennale di fondazione della comunità “Valentina” di Caraglio, struttura socio-assistenziale dedicata alle persone con disabilità gravi. La manifestazione, che partirà alle ore 9.45 dalla sede della cooperativa in via Milano a Caraglio e si svilupperà lungo un percorso di 2.5 km, è una festa dedicata alle persone con disabilità e a chi si prende cura di loro tutti i giorni. La  passeggiata naturalistica, aperta a tutti, si concluderà alla frazione Vallera presso l’area verde esterna dell ristorante Gelapajo dove si svolgeranno premiazioni, giochi, musica, balli e il pranzo offerto a tutti i partecipanti.

Vi aderiranno oltre 20 centri dedicati alle persone con disabilità del territorio del Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, per un totale previsto di 250 partecipanti. Obiettivo dell’iniziativa, infatti, è dare a questi centri la possibilità di conoscersi, stringere nuove amicizie e sinergie, fare rete tra le associazioni che si occupano di disabilità, in virtù dei recenti accorpamenti tra Consorzi socio-assistenziali. Tra i testimonial che hanno confermato la loro presenza, oltre alle istituzioni, saranno presenti Sergio Berardo cantante e musicista dei Lou Dalfin, Luisella Mellino di Radio Piemonte Sound e Bruno Rosano, fotografo e autore di numerose guide di sci alpinismo, studioso ed esperto delle valli.

La “Comunità Valentina” per disabili gravi di Caraglio è  dedicata al ricordo di Valentina Rainero, giovane scomparsa anni fa. La struttura è una casa famiglia a totale e autonoma gestione da parte della cooperativa, funzionante nell’arco delle 24 ore e per tutto l’anno, che si integra con la rete dei servizi territoriali per garantire una risposta residenziale sostitutiva alle famiglie. La persona assistita dalla comunità è al centro del processo di cura e di assistenza e qualsiasi intervento sanitario, assistenziale, educativo è orientato a garantire tale centralità. I principi base che guidano l’operatività del servizio sono: superare l’istituzionalizzazione e qualunque forma di emarginazione delle persone che presentano disabilità; migliorare la qualità della vita favorendo il reinserimento sociale del soggetto ospite attraverso la partecipazione a numerose attività ricreative e, ove possibile, l’inserimento lavorativo; assicurare una dignitosa condizione di vita all’interno di un ambiente accogliente, qualificato e caratterizzata da una convivenza di tipo familiare. La struttura, suddivisa in tre piani, è stata progettata nei minimi dettagli allo scopo di creare un ambiente rassicurante e famigliare per gli ospiti e al tempo stesso, in linea con tutte le caratteristiche e normative delle strutture socio-sanitarie.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

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