Le celebrazioni dell’anniversario dell’eccidio di Ceretto di Costigliole Saluzzo

Orazione ufficiale a partire dai 70 anni della Costituzione Italiana

Un’immagine della cerimonia di Ceretto 2018

Cuneo – “Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro a ogni articolo, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”.

Il discorso di Piero Calamandrei  agli studenti Università di Napoli nel 1955 è stato lo spunto della  giornata di domenica 7 gennaio 2018 a Ceretto di Costigliole Saluzzo per ricordare il 74° anniversario dell’eccidio di Ceretto. Alla solenne cerimonia, che ha unito nel ricordo i caduti dei Comuni di Busca, Costigliole Saluzzo ed Oriolo (comune calabrese di cui due cittadini furono anch’essi vittime della tragedia), è intervenuto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino per l’orazione ufficiale. Sono poi stati i ragazzi delle scuole medie di Busca e Costigliole ad animare la cerimonia con letture e meditazioni. Per la Provincia era presente il consigliere provinciale e vice sindaco di Costigliole, Milva Rinaudo.

“La provincia di Cuneo – ha sottolineato Rinaudo – ha pagato un prezzo molto alto in termini di di vite umane. Fare memoria oggi serve a non perdere mai di vista il presente ed è fondamentale per le giovani generazioni, ma anche per noi adulti per continuare ad alimentarci a questi esempi”.

L’eccidio di Ceretto avvenne il 5 gennaio 1944, quando 27 civili rastrellati nei campi e nelle case furono trucidati dai nazifascisti nella piazzetta della frazione. Per questa tragica pagina i Comuni di Costigliole e Busca furono insigniti della medaglia d’argento al valor civile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. “Nella lotta di Liberazione – ha sottolineato Chiamparino – si sono uniti i colori dei vari gruppi partigiani per dare vita all’unico tricolore, simbolo di un Paese che allora è rinato alla libertà e alla pace”.

 

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