Dalla Provincia l’augurio di buon inizio d’anno scolastico

Lettera del presidente Borgna, della consigliera delegato Rinaudo e di tutto il Consiglio provinciale nel ricordo degli studenti colpiti dal terremoto 

Immagine di repertorio

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Cuneo – Riportiamo di seguito il testo completo della lettera che il presidente della Provincia Federico Borgna, la consigliera delegata Milva Rinaudo e tutti i consiglieri provinciali hanno inviato oggi lunedì 12 settembre agli istituti scolastici della Granda per l’avvio delle lezioni.

“Quest’anno, in occasione dell’avvio delle lezioni, vogliamo rivolgere il pensiero in particolare agli studenti delle zone colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto, per i quali il ritorno a scuola è diventato un traguardo importante ed atteso poiché parte di una ‘normalità’ che, purtroppo, il sisma ha distrutto. La scuola ancora una volta dimostra il proprio ruolo fondamentale, non solo come elemento aggregativo, ma anche quale base su cui fondare il futuro della società e dei nostri figli.

L’inizio dell’anno scolastico è un’occasione preziosa per rivolgere un augurio di buon lavoro ai dirigenti, agli insegnanti, al personale tecnico ed ausiliario e, soprattutto, agli studenti e alle loro famiglie, soffermandoci insieme su alcune brevi riflessioni sull’attuale situazione della nostra scuola. Un segnale in netta controtendenza, visto che negli anni passati il sistema scolastico è stato fortemente provato non solo dai tagli provocati dalla crisi, ma anche da una sottovalutazione politica dell’importanza strategica dell’istruzione come motore di sviluppo in grado di innescare gli anticorpi necessari a sconfiggere la congiuntura negativa e a far ripartire la ripresa economica e non solo.

L’attuale investimento del Governo nell’istruzione è senza dubbio un segnale incoraggiante non solo per lo sviluppo economico (e culturale) del nostro Paese, ma anche come elemento in grado di rafforzare la coesione sociale in un periodo di grandi difficoltà come quello che stiamo vivendo.

In questi due  anni di mandato ci è capitato tante volte di discutere insieme di scuola e di formazione sia con i vari operatori, sia con gli studenti. Sono state molte le sfide che ci siamo trovati ad affrontare. Più volte la scarsità di risorse ha ostacolato la volontà di provvedere alle necessità, ma la forza di trovare soluzioni alternative che potessero almeno parzialmente sopperire a tale mancanza non è mai venuta meno, anche grazie alla straordinaria collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Restiamo, infatti, fermamente convinti che la cooperazione interistituzionale e la disponibilità al dialogo rappresentino straordinari motori di cambiamento. Ma per dare una svolta efficace a questa recessione economica quanto culturale bisogna che l’istruzione, la formazione e la ricerca occupino il posto che meritano nelle priorità delle agende europee e nazionali.

La scuola che ci piace immaginare, approdando a quel 2020 citato proprio dal trattato di Lisbona, dovrà essere immune da docenti precari, dirigenti in reggenza, edifici inadeguati o poco sicuri, nuovi italiani o studenti diversamente abili non perfettamente integrati nel gruppo classe.

Per chiudere rinnoviamo il nostro ringraziamento ai dirigenti, ai docenti e a tutti i collaboratori del sistema scolastico che con la loro professionalità e generosità contribuiscono ogni giorno alla formazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Vi ringraziamo per il lavoro intenso e profondo che effettuate, soprattutto per l’abilità di risvegliare nei ragazzi la capacità di assumere responsabilità verso se stessi e la realtà in cui vivono, nonché il desiderio di essere curiosi e aperti alle novità.

A voi studenti e studentesse inviamo un affettuoso saluto invitandovi a lavorare e a considerare lo studio come una grande opportunità per il vostro futuro: quello che seminate oggi lo raccoglierete domani, non abbiate dubbi. Siate pazienti, ma non accontentatevi. Restate “affamati” di futuro, come lucidamente ricordava il compianto e geniale Steve Jobs, uno dei padri putativi del vostro essere oggi “nativi digitali”.

Il presidente Federico Borgna, il consigliere delegato Milva Rinaudo e il Consiglio provinciale

 

 

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