Convegno storico sulla Grande Guerra al Centro Incontri della Provincia

Nell’ambito delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Cuneo “La situazione politica, economica, sociale e militare in Italia e nella provincia di Cuneo alla vigilia della Grande Guerra” è stato il tema del convegno storico ospitato al Centro Incontri della Provincia mercoledì 22 ottobre, nell’ambito delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale. L’iniziativa, promossa da Prefettura, Provincia di Cuneo, Università degli Studi di Torino (sede di Cuneo) e dalla Regione Militare Nord dell’Esercito, si è svolta alla presenza di autorità civili e militari, studiosi e di numerosi studenti delle scuola cuneesi. Ad aprire i lavori i saluti del presidente del corso di laurea in Scienze del Diritto italiano e europeo dell’Università di Torino Stefano Sicardi,  del Generale Paolo Bosotti, comandante della Regione Militare Nord e del Prefetto di Cuneo, Giovanni Russo.  A nome della Provincia ha portato un saluto il neo consigliere provinciale Milva Rinaudo.

Tre le relazioni storiche moderate dal presidente regionale dell’Associazione Granatieri di Sardegna, Pier Andrea Ferrero: “La concezione dello Stato fino alla Grande Guerra” svolta da Michele Rosboch, docente di Storia del Diritto italiano ed europeo presso la sede di Cuneo dell’Università di Torino; “La comunità internazionale alla vigilia della Grande Guerra” svolta da Edoardo Greppi, ordinario di Diritto internazionale presso l’Università di Torino; “Dalla conflagrazione europea all’intervento. Le ripercussioni politiche e culturali sul Cuneese, provincia di frontiera”, a cura dello storico Aldo Mola.

Mola ha ricordato, tra le altre cose, come la provincia di Cuneo tra Otto e Novecento fosse territorio particolarmente vivace, non solo dal punto di vista economico e produttivo, ma soprattutto dal punto di vista culturale e politico. “Nel Consiglio provinciale eletto nel 1914 sedevano nove deputati, due senatori, molti aristocratici e notabili che divennero parlamentari all’indomani della guerra, oltre a statisti e uomini politici di spicco. “Alla conflagrazione europea (luglio-agosto 1914), Giovanni Giolitti, quattro volte presidente del Consiglio e presidente del consiglio provinciale di Cuneo, optò decisamente per la neutralità, ma dopo la dichiarazione di guerra, i cuneesi e Giolitti in testa, fecero la loro parte in difesa della Patria”.

Nei locali della Sala Mostre della Provincia è stata anche inaugurata in mattinata una mostra su “Le uniformi dell’Arma di Cavalleria raccontano la storia d’Italia” visitabile fino al 24 ottobre dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 18.

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