Riassetto proprietario per il santuario di San Costanzo al Monte a Villar San Costanzo
Tra i due enti proprietari che sono la Provincia e la Parrocchia di Villar San Costanzo
Cuneo Una riorganizzazione dell’assetto proprietario del complesso architettonico monumentale del santuario di San Costanzo al Monte nel comune di Villar San Costanzo per poi procedere ad una valutazione sull’interesse culturale del bene e, quindi, ad eventuali lavori di restauro. E’ questo lo scopo della permuta di alcune porzioni di fabbricato tra i due proprietari, la Provincia di Cuneo per una parte e la Parrocchia di San Pietro in Vincoli di Villar San Costanzo per l’altra parte.
L’atto di permuta, affidato ad un notaio con una ripartizione delle spese (4.800 euro) in egual misura tra i due enti, dà concreta attuazione all’indicazione pervenuta dalla Soprintendenza ai Beni architettonici per arrivare ad avere una divisione da “cielo a terra” della chiesa tra i due proprietari. Sono state recentemente espletate le pratiche catastali che definiscono esattamente la situazione degli spazi all’interno del santuario da cui non cambia la loro quota di proprietà.
“Si tratta di un atto formale – dicono la presidente Gianna Gancia e il vice presidente e assessore al Patrimonio, Giuseppe Rossetto – che però apre la strada alla possibilità di riqualificare questo importante complesso architettonico che rappresenta un gioiello dell’arte romanica e uno dei più antichi e importanti monumenti della provincia di Cuneo”.
La costruzione dell’abbazia di San Costanzo al Monte risale ad epoche diverse. L’erezione di una prima chiesa in pietra, quella a levante, insieme alla sottostante cripta, è del 1190 circa. Una delle caratteristiche principali di San Costanzo al Monte è che la cripta riproduce esattamente la pianta della chiesa superiore. La parte esterna più interessante è quella romanica ovvero il lato sud-est, caratterizzato da tre alte absidi (aventi notevoli elementi di somiglianza con quelle della Sagra di San Michele). Un’ulteriore parziale ricostruzione con relativo ampliamento avvenne ne XIII secolo e, di nuovo, intorno al XVII quando fu eretta l’attuale facciata. Nel 1771 il campanile romanico fu abbattuto perchè pericolante e non più ricostruito, sul moncone si eresse un semplice campaniletto a vela.