Trasporti privati: semplificazione dei controlli ad agenzie, officine e autoscuole
In applicazione al decreto ministeriale per non ostacolare l’attività delle imprese
Cuneo – La Giunta provinciale ha approvato martedì 11 febbraio un protocollo d’intesa sperimentale (durata un anno) con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Ufficio provinciale di Cuneo) e il Pubblico Registro Automobilistico (Struttura dell’unità territoriale Aci di Cuneo) per coordinare i controlli sugli studi professionali che si occupano di consulenza per la circolazione dei veicoli a motore (agenzie di pratiche auto), sulle officine per la revisione periodica degli autoveicoli e sulle autoscuole. Dal punto di vista pratico, il protocollo prevede – una volta individuati i diversi tipi di controllo chce spettano a ciascun ente – la predisposizione, da parte della Provincia, di una piattaforma informatica come banca dati, dove sarà il calendario bimestrale dei singoli controlli e i loro risultati. Di volta in volta, sulla base delle rispettive esigenze, le parti potranno formulare proprie osservazioni in merito ai controlli effettuati oltre, eventualmente, a rendere noto i controlli che andranno a svolgere e i relativi esiti. Lo scopo di tutto ciò è quello di semplificare l’attività di controllo sulle aziende, eliminando le verifiche non necessarie ed evitare sovrapposizioni che provocano intralci al normale esercizio dell’attività dell’impresa.
“L’iniziativa – spiegano la presidente Gianna Gancia e l’assessore ai Trasporti, Roberto Russo – vuole dare applicazione pratica al decreto legge 2012 in materia di semplificazione e sviluppo che prevede, appunto, interventi di semplificazione in materia anche di controlli sulle imprese. In particolare, si vuole ristabilire una proporzionalità dei controlli e degli adempimenti amministrativi rispetto al rischio inerente l’attività controllata, oltre alle esigenze di tutela degli interessi pubblici. C’è bisogno di eliminare quelle attività di controllo non necessarie rispetto alla tutela degli interessi pubblici e soprattutto di coordinarle meglio, per evitare doppioni che non fanno altro che ostacolare le attività delle aziende”.
A tal proposito, mediante intesa in sede di Conferenza unificata, sono state approvate delle Linee Guida che costituiscono oggi lo strumento attraverso il quale le Regioni e gli enti locali devono conformare le rispettive attività di controllo ai principi indicati.