Bilancio dell’annata agraria 2012, pubblicazione on line sul sito della Provincia

Cuneo resta la quarta provincia agricola in Italia (dopo Brescia, Verona e Mantova), ma diminuisce il numero delle imprese agricole

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Immagine di repertorio (foto Archivio Provincia)

Cuneo Nel 2012 l’agricoltura in provincia di Cuneo ha mantenuto il suo primato rispetto ad altre province italiane, contribuendo per il 43,8% al valore della produzione agricola totale regionale e per il 3,2% su quella nazionale. Nel raffronto con le altre provincie italiane , quella di Cuneo resta al quarto posto dopo le provincie di Brescia, Verona e Mantova e prima di quelle di Bari, Foggia e Salerno, ma diminuisce il numero delle aziende agricole. In linea con quanto avviene nel resto del Piemonte, è in corso una continua flessione delle imprese scese nel 2012 del 2%. Il settore zootecnico continua a rappresentare in termini monetari oltre la metà del totale provinciale (54,6%), seguito a distanza dai settori frutticolo e vitivinicolo (19,9%) e da quello delle coltivazioni cerealicolo-industriali (15,8%).

Queste, in sintesi, le principali informazioni sull’andamento dell’agricoltura cuneese documentato dalla pubblicazione redatta dal Settore Agricoltura della Provincia.

“I buoni risultati ottenuti nella passata stagione agricola – ha commentato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Roberto Mellano –  confermano  l’importanza di un settore come quello primario che risulta strategico per l’economia di una provincia come la nostra.  In un momento come quello attuale, in cui quasi tutti i settori attraversano un periodo di crisi, l ‘agricoltura resta un punto fermo. Continueremo a lavorare in tal senso, affinchè le nostre produzioni possano diventare sempre più competitive e rappresentare una fonte di reddito anche per i giovani”.

L’annata agraria 2012 e commerciale 2012-2013 in provincia di Cuneo si è presentata positiva in termini strettamente remunerativi, ma critica per quanto riguarda le produzioni. La superficie investita a colture cerealicole è aumentata del +2,5%, mentre è diminuita la produzione complessiva del -3,5%. Sono aumentati gli investimenti dei cereali autunno-vernini del +1,4%, ma in maniera più consistente quella dei cereali primaverili-estivi del +3,2%. Il mais pur avendo registrato un aumento della superficie investita ha risentito di una contrazione della produzione del -8,1% compensato dall’aumento del prezzo medio dell’+11,2%. Risultato produttivo e commerciale positivo per i cereali autunno-vernini con produzioni in aumento del +15,8% per il frumento tenero e del +5,7% per l’orzo. Le quotazioni di mercato sono risultate anche loro in aumento rispettivamente del +15,6% per il frumento tenero e del +8,9% per l’orzo.

Continua la diminuzione delle superficie investite a coltivazioni industriali, con cali consistenti per colza (-46,6%) e soia (-28,0%). Mentre il pomodoro da industria mantiene gli investimenti, aumentano in modo consistente quelli del girasole (+55,7%). Positivi i valori delle rese e dei prezzi, quest’ultimi aumentati del +27,1% per la soia e del +19,5% per il girasole.

Passando dai seminativi alle coltivazioni permanenti, e in particolare alla vite da vino, emerge anche per questa coltura un calo delle produzioni del -13,6% rispetto al 2011 per effetto della siccità estiva. Soddisfacente è stata la qualità delle uve e il generale aumento dei prezzi sia delle uve che dei vini cuneesi.

Nel settore frutticolo nel corso del 2012 si sono verificate delle forti riduzione delle rese in conseguenza delle forti gelate invernali, anche se per l’actinidia i danni da gelo sono stati aggravati dall’emergenza della batteriosi. Produzioni in calo del -72,6% per l’actinidia, del -57,7% per ciliegio, -31,4% per l’albicocco, -20,0% per pesche e nettarine, -18,2% pero e susino, -14,8% per melo. La campagna commerciale 2012-2013 al contrario è risultata remunerativa con prezzi medi in aumento del +47,5% per il susino, +45,0% per le pere, +41,7% albicocche, +33,2% per le nettarine +28,0% per le mele, +19,1% per l’actinidia e le pesche.

Per quanto riguarda il settore zootecnico si riduce la consistenza di bovini (-2,6%), conigli (-4,2%), struzzi (-33,3%), si mantiene pressoché invariata la consistenza dei suini, mentre aumenta il patrimonio equino (+7,5%), avicolo (+5,7%), ovino (+1,9%) e caprino (+1,2%). Riguardo alle performance economiche complessive della zootecnia, e in particolare la redditività della fase di allevamento, hanno pesato i rincari dei cereali e dei mangimi. E’aumentato il prezzo dei vitelli da ristallo, mentre è diminuito il prezzo dei bovini da macello, a livello però non più remunerativo dei costi di produzione. Si segnala tuttavia un’annata positiva per gli allevamenti di bovini da latte con i prezzi alla stalla del latte in aumento del +2,4%, il settore avicolo con prezzi alla produzione in aumento del +13,5%, di quello cunicolo del +3,4% e di quello suinicolo del 2,5%. Tutti i dati sono consultabili on line sul sito della Provincia alla pagina http://www.provincia.cuneo.it/agricoltura/statistiche-agrarie.

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