Consiglio provinciale vara l’assestamento generale di bilancio. Gancia: “Ente in condizione di erogare servizi fondamentali e sgombero neve fino a tutto giugno 2013”
La presidente della Provincia: “Certezza strappata con le unghie e con i denti”. Delibera approvata con 15 voti a favore e 7 astenuti
Cuneo “Con questa delibera mettiamo l’ente in condizione di erogare i propri servizi fondamentali, a partire dallo sgombero neve, fino a tutto giugno 2013”: è la presidente Gianna Gancia ad aprire il Consiglio provinciale di lunedì 26 novembre, in gran parte dedicato agli equilibri di bilancio e alle tematiche finanziarie. In base al dettato normativo, l’assemblea ha approvato con 15 voti a favore e 7 astenuti l’assestamento generale di bilancio. La delibera attua, entro il 30 novembre di ciascun anno, la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio.
“Non è una delibera scontata – ha proseguito Gancia -. Una gestione oculata ha, infatti, reso possibili economie che oggi destiniamo ai servizi ai cittadini. E’ una certezza strappata con le unghie e con i denti. Desidero ringraziare il Consiglio perchè abbiamo dovuto effettuare rinunce e sacrifici, ma con la precisa volontà di non far pesare la crisi sulle tasche dei cittadini, evitando aumenti delle tasse. Un traguardo anni fa scontato che oggi è stato raggiunto grazie ad un percorso in salita: molte sono le incertezze che gravano ancora sull’ente, non solo economiche, ma ordinamentali, giuridiche e addirittura sociali. Per questo lancio un grido di allarme, sicura di farmi interprete della volontà di assessori e consiglieri: abbiamo bisogno di chiarezza. Se ci rimangono funzioni fondamentali è necessario disporre dei soldi per espletarle. Altrimenti serve un ordinamento chiaro che ci dica chi deve fare che cosa”.
L’assessore Pietro Blengini: “Con il bilancio 2012 avevamo garantito i servizi essenziali, quali sgombero neve per i contratti a forfait, utenze Enel e riscaldamento delle scuole. Restavano fuori 1 milione e 100 mila euro destinati alla copertura dei contratti a misura per quanto concerne la neve e riguardanti un certo numero di strade distribuite in tutta la Provincia. Oggi siamo riusciti a reperire i fondi mancanti mediante spostamenti sui capitoli di bilancio ed economie, in termini di minor tagli da parte dello Stato, risparmio sul personale grazie al dimagrimento dell’ente, minore spesa per Irap, rimborsi sull’addizionale dell’energia elettrica, risparmio sui cantieri di lavoro. Risultano coperti anche i 74.700 euro del fondo di valutazione crediti, mentre rimane aperta tutta la partita rispetto al bilancio 2013 che affronteremo”.
Sul tema hanno preso la parola Pierpaolo Varrone (Pd-Impegno civico); Marco Perosino e Marco Pedussia (Pdl); Piermario Giordano (Lega Nord); Angelo Rosso (Udc); Paolo Demarchi (Lega Nord); Roberto Nizza (Lista Costa); Riccardo Cravero (Pdl); Fabio Di Stefano (Idv); Stefano Garelli e Pio Giverso (Pd-Impegno civico). Il risparmio gestionale dell’ente è stato al centro dell’intervento conclusivo dell’assessore Blengini: “Abbiamo fatto un lavoro certosino, tramite il taglio delle partecipate, la vendita del patrimonio, la ridefinizione di tutte le convenzioni; provvedimenti che hanno permesso l’assestamento di bilancio. Tutto questo senza aumentare tasse. L’ente, inoltre, chiuderà il 2012 senza residui: siamo, infatti, in condizione di pagare tutte le ditte per quanto concerne i settori viabilità ed edilizia scolastica”. In chiusura l’intervento degli assessori Roberto Russo sullo stato dei lavori dell’Upp ed Anna Mantini in materia di riorganizzazione del personale.
Il Consiglio ha, quindi, affrontato e liquidato con voto unanime (22 preferenze) il secondo punto all’ordine del giorno della seduta, ovvero la declassificazione di tratti di strade provinciali ubicate nel comune di Saluzzo. Il provvedimento fa seguito ad un’analisi della rete di competenza provinciale finalizzata alla razionalizzazione della viabilità: sono, quindi, stati individuati i collegamenti principali a livello provinciale in relazione alle disposizioni contenute nel Codice della Strada, per l’eventuale definizione e distribuzione delle relative proprietà e competenze. In particolare nel Comune di Saluzzo sono di competenza comunale i seguanti tratti, in quanto sottesi da variante o attraversanti centro abitato con popolazione superiore ai 10.000 abitanti: provinciale 129 – dall’abitato alla tangenziale di Saluzzo, della lunghezza di 0,232 chilometri; provinciale 161 – dalla delimitazione del centro abitato alla tangenziale (0,518 chilometri); provinciale 589 – tratto complanare alla tangenziale di Saluzzo (0,252 chilometri); provinciale 662 – vecchio sedime sotteso da variante alla tangenziale (0,330 chilometri); provinciale 663 – dalla tangenziale al centro abitato (0,467 chilometri); provinciale 589 – dalla rotatoria della tangenziale ovest all’attuale delimitazione di centro abitato (0,330 chilometri); provinciale 26 – dalla rotatoria della tangenziale ovest all’attuale delimitazione di centro abitato (0,154 chilometri).
“La delibera – ha dichiarato il vicepresidente Giuseppe Rossetto – è parte integrante del programma di razionalizzazione e contenimento della spesa avviato dalla Provincia. Un segnale piccolo, ma importante: si tratta di dismettere 2,3 chilometri di strade provinciali. Il Consiglio comunale di Saluzzo ha già dato l’ok nel mese di febbraio con propria delibera. Ricordo qui che la Provincia ha un piano di più ampie dismissioni, pari a 650 chilometri; la presidente, la Giunta e gli uffici hanno, però, deciso di soprassedere sull’attuazione per non appesantire la già gravissima situazione dei Comuni, andando incontro alle esigenze degli enti locali”. Sul tema è intervenuto il consigliere Pio Giverso (Pd-Impegno civico).
In apertura di seduta la presidente Gancia aveva ricordato la Giornata internazionale contro la violenza alle donne, celebrata domenica 25 novembre.
“In Italia – ha spiegato – una donna su tre, tra i 16 e 20 anni, è stata vittima nella sua vita di aggressioni maschili. La Provincia di Cuneo si pone come priorità l’attuazione di politiche di pari opportunità e persegue l’obiettivo di contribuire ad una società fondata su valori di equità, non discriminazione e responsabilità sociale degli attori pubblici e privati. Nel 2008 ha aderito al piano regionale contro la violenza alle donne, con lo scopo di potenziare e coordinare le iniziative per la prevenzione e il contrasto del fenomeno e il miglioramento dell’assistenza alle vittime di violenza e maltrattamenti”. “Sulla base dell’atto di indirizzo regionale – ha proseguito Gancia -, è stata costituita la Rete contro la violenza alle donne che coinvolge la Provincia, le sette amministrazioni comunali più importanti sul territorio quali le Sette Sorelle, la Questura, le Forze dell’ordine, la Prefettura, l’Asl e l’Aso, l’Ordine degli Avvocati ed organizzazioni senza scopo di lucro attive in materia. Nell’ambito di questa iniziativa, sono state finanziate nel 2009 e 2010 diverse iniziative progettuali locali. Oltre all’istituzione dello Sportello Unar, la Provincia è stata particolarmente attiva ed attenta ai percorsi di inserimento e reinserimento al lavoro delle donne, nonché ai bisogni di conciliazione”.