Italia Oggi, provincia di Cuneo seconda in Italia nell’economia e nel lavoro
Gianna Gancia: “Risultato lusinghiero nonostante i privilegi di Province autonome e Regioni a statuto speciale”
Cuneo Il quotidiano Italia Oggi, insieme all’Università La Sapienza, pubblica, in data odierna, l’ampia inchiesta “Qualità della vita 2011”. Nella sezione “Affari e lavoro”, la provincia di Cuneo si attesta al secondo posto, subito dopo quella di Bolzano e prima di Trento ed Aosta.
“Un risultato lusinghiero – secondo la presidente della Provincia, Gianna Gancia -, soprattutto in considerazione dei forti privilegi di queste province dove l’autonomia e lo statuto speciale si traducono in sovvenzioni ed incentivi inimmaginabili altrove”.
Italia Oggi pubblica ampi stralci del seguente intervento della presidente Gancia:
“La strada, per le imprese della Provincia di Cuneo, non è mai stata in discesa. La strada, semmai, per lunghi anni manco c’era, privi come si era di collegamenti infrastrutturali all’altezza delle esigenze di oggi. Eppure le aziende e le famiglie della nostra comunità hanno fatto molta strada. L’hanno fatta rimboccandosi le maniche. Lavorando. Facendosi forti dei valori che sono la nostra identità, che sono quel che siamo e diventiamo: la propensione al sacrificio, l’oculatezza, la capacità di risparmio ma anche d’investire. Senza però mai fare ‘il passo più lungo della gamba’. Senza nulla concedere alle mode passeggere, alle acrobazie finanziarie tanto lontane dall’economia reale. Senza mai cedere al richiamo dei ‘soldi facili’. Tanto meno ai soldi facili dello Stato… Perché, da noi lo si sa, ‘la farina del diavolo va tutta in crusca’, e sovvenzioni e contributi spesso proprio questo sono, ‘farina del diavolo’. Ecco, se un segreto c’è per il successo dell’imprenditoria della nostra provincia Granda, è semplicemente questo: non aver mai abboccato né alle esche velenose dell’assistenzialismo e del centralismo romano, né alle sirene fallaci della finanza, ma aver sempre fatto leva sulla voglia di lavorare, che qui – al contrario che altrove – ancora si respira nell’aria, in una Provincia in cui il lavoro era e resta un valore, a cominciare da quello manuale”.