Dal carcere i primi fiori coltivati in serra dai detenuti

Accordo con l’Istituto per periti agrari Virginio e la Provincia di Cuneo

Foto di Gruppo

Cuneo I primi fiori coltivati in serra dai detenuti del carcere di Cuneo sono stati consegnati martedì 29 marzo in Provincia al presidente Gianna Gancia e all’assessore all’Istruzione Licia Viscusi. La Provincia ha finanziato i docenti del progetto formativo nato dalla collaborazione tra Casa Circondariale e Istituto “Virginio” di Cuneo. L’attività ha avuto inizio lo scorso novembre, coinvolge due insegnanti del “Virginio” e vede tuttora impegnati dodici detenuti che coltivano fiori nella nuova serra realizzata nell’area verde interna al carcere. Alla consegna erano presenti il direttore della Casa Circondariale di Cuneo Claudio Mazzeo, il comandante del Reparto di Polizia penitenziaria Cristina Cobetto Ghiggia, il responsabile dell’area trattamentale Gaetano Pessolano, i docenti di agraria Giorgio Ducco e Ornella Ponza.

Il progetto potrebbe cresce in futuro con l’intervento dei Comuni vicini ai quali è stato proposto di acquisire parte della produzione florovivaistica dei detenuti anche arredando aiuole appositamente riservate per i fiori provenienti dalla serra del carcere o con contributi economici per sostenere l’attività formativa. Al momento sono sei i Comuni che hanno dato la disponibilità in tal senso e sarà presto realizzata una convenzione per regolamentare le forme di collaborazione. L’Istituto Agrario ha fornito consulenza tecnica per il completamento degli impianti della serra, la progettazione e la realizzazione del corso tecnico pratico il cui obiettivo non è solo quello di fornire competenze ed abilità ai detenuti per la gestione di una attività produttiva in serra, ma anche di impiegare proficuamente il  tempo in carcere, acquisire una formazione specifica spendibile all’esterno al termine del periodo di reclusione e creare un ponte visibile tra il carcere e il territorio attraverso la produzione e commercializzazione di piante.

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