Residenze sabaude: approvato il protocollo d’intesa per la tutela del sito iscritto nel Patrimonio dell’umanità

Documento finalizzato alla realizzazione del Piano di gestione delle aree

Cuneo Il Piano di gestione per la valorizzazione e la conservazione delle “Residenze sabaude”, iscritte dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dal 1997, sarà il risultato dell’azione congiunta della Provincia di Cuneo e di 20 tra Comuni ed enti piemontesi. La Giunta provinciale ha infatti varato  il testo di un protocollo d’intesa, completo delle integrazioni decise dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte: il documento sancirà compiti e ruolo di ciascuno dei contraenti. “Il protocollo – spiegano il vice presidente della Provincia Giuseppe Rossetto e l’assessore alla Programmazione territoriale Roberto Russo – impegna realtà di spicco del mondo culturale ed istituzionale della Granda e del Piemonte, in vista della redazione di un Piano di gestione capace di imprimere una decisa svolta all’iter di tutela e salvaguardia delle residenze sabaude. Si tratta, quindi, di un accordo trasversale, mirato alla valorizzazione di realtà, quali, per la provincia di Cuneo, i castelli di Racconigi e Govone e il complesso Albertino di Pollenzo”.

Oltre alla Provincia di Cuneo, l’accordo riguarderà la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, il Consorzio di valorizzazione culturale “La Venaria reale”, la Fondazione Torino musei, il Primo reparto infrastrutture di Torino, il Castello di Rivoli museo d’arte contemporanea, la Fondazione Teatro Regio di Torino, il Politecnico, la Provincia di Torino, la Fondazione Ordine Mauriziano, i Comuni di Govone, Venaria Reale, Rivoli, Nichelino, Moncalieri, Racconigi, Bra, Agliè, l’agenzia di  Pollenzo, la Regione Piemonte e la città di Torino. Ciascuno dei soggetti coinvolti si impegnerà nell’analisi conoscitiva dei beni territoriali, delle esigenze e del quadro normativo di riferimento, nella definizione di strategie progettuali congiunte, finalizzate a preservare l’integrità dell’area. Saranno, inoltre, individuate possibili forme giuridiche e la futura struttura gestionale dei siti. A questo scopo verranno istituiti una commissione e un gruppo operativo permanente il cui regolamento è stato varato dalla Giunta provinciale.

“Si tratta – spiega il presidente Gianna Gancia, che sarà membro della commissione – di un’opportunità di primo piano per la Granda, in vista di un’efficace valorizzazione del territorio locale e delle sue realtà architettoniche e paesaggistiche. L’inserimento tra i siti Unesco permetterà ricadute sul fronte turistico ed economico per l’intera Granda, assicurando alla provincia una vetrina promozionale di livello internazionale”.

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