A Vicoforte la XVII Scuola di Alta Formazione del Centro Europeo “Giolitti”

Nel 70° del referendum istituzionale e dell’elezione dell’Assemblea Costituente del 1946

Vista del Santuario di Vicoforte (foto Uff. Stampa Provincia)

Vista del Santuario di Vicoforte (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Dal 29 al 30 settembre a Vicoforte (Casa Regina Montis Regalis) torna la XVII Scuola di Alta Formazione dal Centro europeo “Giovanni Giolitti” per lo studio dello Stato (Dronero-Cavour) con un convegno storico internazionale a settant’anni di distanza dal referendum istituzionale e dall’elezione dell’Assemblea Costituente del 1946.

Il Centro “Giolitti” organizza l’evento, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, d’intesa con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e con l’egida di Provincia di Cuneo, Provincia di Alessandria, Premio Acqui Storia, Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, Centro “Urbano Rattazzi” (Alessandria), Istituto per la Storia del Risorgimento italiano (Comitato di Cuneo) e Associazione di studi sul Saluzzese, organizza la XVIII Scuola di Alta Formazione.

Il convegno di studi affronterà il tema “La transizione dell’Italia dalla Monarchia alla Repubblica: genesi, modi, ripercussioni (1944-1948). I lavori ripercorreranno le vicende che videro il 2 e 3 giugno 1946 circa 25 milioni di cittadini su 28 milioni di elettori scegliere la forma dello Stato ed eleggere l’Assemblea costituente. Il referendum istituzionale fu il punto di arrivo di un lungo processo che, con ritmo più celere dal 1944, svuotò lo Statuto albertino in vigore dalla formazione del regno d’Italia (1848-1861). Secondo i dati ufficiali la Repubblica ottenne il 54% dei voti validi, il 50,1% dei votanti e il 45% degli elettori. L’Italia risultò divisa in un’area prevalentemente monarchica (il Mezzogiorno, le isole, il Lazio) e una preminentemente repubblicana (Toscana, Umbria, Marche e Alta Italia). Tra le regioni settentrionali la monarchia prevalse soltanto in alcune province, in Piemonte ad Asti e Cuneo.

Con ricerche innovative studiosi di chiara fama tracciano il quadro istituzionale, politico e civile del Paese negli anni della travagliata transizione istituzionale, tra guerre e nuovi equilibri politico-militari planetari. Il Centro offre dieci rimborsi spese di 200 euro a residenti fuori Piemonte e cinque di 100 euro a residenti in Piemonte (laureati, docenti, dottorandi), su richiesta accompagnata da titolo e curriculum entro e non oltre il 23 agosto 2016. Il Centro risponderà entro il 31 agosto. Ai partecipanti viene rilasciato attestato di presenza e sarà data in omaggio copia del volume “1915: Maggio radioso o colpo di Stato?”, Atti della XVII Scuola, edizione Uff. Stampa Provincia di Cuneo per Consiglio Regionale del Piemonte e Centro “Giolitti”.

Il programma. Giovedì 29 settembre alle 15.30, i lavori – presieduti da Giovanna Giolitti, saranno introdotti da Gianni Rabbia. Quindi, dopo i saluti istituzionali, intervento del presidente del Centro, Alberto Bersani. La prima sessione prevede interventi di: GianPaolo Ferraioli su “Il cambio istituzionale veduto dagli Usa”; Enrico Tiozzo, “La transizione istituzionale nelle valutazioni degli ambasciatori scandinavi in Italia”; André Combes, “L’avvento della Repubblica in Italia veduto dalla Francia: il ruolo della massoneria francese”; Dario Fertilio, “Il referendum istituzionale nei quotidiani di opinione”; Luigi Pruneti, “La Gran Loggia d’Italia dinnanzi al referendum del 2-3 giugno 1946: antefatti, conseguenze”; Aldo A. Mola, “Il Grande Oriente d’Italia nel cambio istituzionale e alla Costituente, 1944-1947”; Giorgio Sangiorgi, “La lotta referendaria nella cinematografia italiana”.

Venerdì 30 settembre alle 9 presiede Giuseppe Catenacci, Presidente onorario dell’Associazione nazionale ex Allievi della Nunziatella. Interverranno: Ulla Arkestrom, “La “prima volta” delle donne nelle monarchie scandinave”; Antonino Zarcone, “Le Forze Armate dinnanzi al cambio istituzionale: fedeltà allo Stato”; Aldo G. Ricci, “I liberali contro il “compromesso costituente”; Tito Lucrezio Rizzo, “Dal Ministero della Real Casa al Segretariato Generale della Repubblica: tradizione e innovazione”; Claudio Susmel, “Giugno1946: il cambio istituzionale in scena, il trattato di pace dietro le quinte”. Al termine della mattinata conclusioni e consegna degli attestati di partecipazione. Informazioni presso la segreteria del Centro Giovanni Giolitti, via XXV Aprile 25 di Dronero, e.mail: info@giovannigiolitti.it cell.342 57228444 – 348 1869452 (Demetrio Zema).

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