Educazione stradale e percorsi sicuri per l’anno del pedone
Il Comitato di monitoraggio si è riunito in Provincia
Cuneo “Il nostro obiettivo è arrivare, pian piano, a quota zero per quanto riguarda le vittime della strada, ma affinchè questa non resti solo un’illusione cominciamo con tante, grandi e piccole, azioni concrete su cui ci impegniamo tutti a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. Educazione stradale nelle scuole, nuove leggi, iniziative per l’anno del pedone: saranno alcuni degli ambiti del nostro impegno per quest’anno”.
Così l’on. Raffaele Costa, presidente del Comitato di monitoraggio per la sicurezza stradale che si è riunito lunedì 14 marzo in Provincia per fare il punto sull’educazione stradale nelle scuole e sulle attività della Polizia stradale. Ma anche sulle nuove iniziative previste per il 2011, anno dei pedoni, le proposte Unesco e un progetto dell’Università La Sapienza di Roma. L’incontro, convocato insieme alla presidente della Provincia Gianna Gancia e presieduto dal vice presidente Giuseppe Rossetto, è servito a definire le iniziative in corso e a programmarne di nuove “così da continuare – ha detto Rossetto – lungo un percorso non solo di sensibilizzazione, ma anche di messa in sicurezza delle strade che vede la Provincia di Cuneo in prima fila”.
Tra gli ambiti più impegnati vi è la scuola, come ha spiegato per l’Ufficio Scolastico Franca Giordano ricordando le tante iniziative di sensibilizzazione tra gli studenti e il collaboratore Marcello Strizzi con i progetti “Ti muovi” e “Sicuri per scelta” nell’ambito della prevenzione e della sicurezza nel percorso casa-scuola, bicicletta e pedoni, oltre alla guida di motorini e auto. Significative anche le iniziative della Polizia stradale, impegnata soprattutto nell’opera di sensibilizzazione nelle scuole anche con video e la presenza diretta degli agenti stradali. In merito al 2011, anno dedicato al pedone, il presidente dell’Aci Brunello Olivero ha ricordato il calo degli incidenti stradali e il contemporaneo aumento di casi che vedono coinvolti i pedoni (15% degli incidenti). In tal senso, come ha precisato il direttore Aci Giuseppe De Masi, si inserisce la giornata della sicurezza mondiale (7 aprile) e il progetto per la sicurezza del pedone realizzato dall’Università La Sapienza di Roma e promosso tra i ragazzi delle scuole anche con appositi video. Se l’associazione Savigliano Corse sta portando avanti un progetto specifico sulla sicurezza per l’automobilismo sportivo e la Federazione Motociclisti si occupa di nuovi strumenti per la sicurezza in moto, Mondovì ha promosso – prima città d’Italia – un progetto pilota per la sicurezza del pedone che consiste nella realizzazione di un “percorso sicuro” in particolari punti a rischio della città, con l’installazione di tecnologie avanzate di ripresa-audio, di illuminazione dei tratti pedonali e la realizzazione di un passaggio pedonale luminoso a luce propria illuminato dal basso verso l’alto con appositi led che rendono visibili il pedone a 200 metri di distanza. .
All’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti della Polizia stradale di Cuneo e municipale di Cuneo, Mondovì, Fossano e Bra che, accanto all’importanza di una informazione corretta, hanno sottolineato la necessità di una capillare sensibilizzazione tra i giovani delle scuole, anche con video e immagini illustrative delle gravi conseguenze di un incidente stradale. Al dibattito sono intervenuti anche Alberto Botta dell’associazione Segnal’Etica, Daniele Bertolotti di Confindustria Cuneo, l’assessore del Comune di Cuneo Guido Lerda, la presidente del Club Unesco Maria Boella Cerrato, Dario Bracco del Centro ricerche Cornaglia e Stefano Veggi della Federsecurity Confesercenti. Da tutti sono emerse proposte concrete e progetti per la sicurezza, sostenuti anche dai rappresentanti dei Comuni, associazioni di volontariato come il Csv e da Asl Cn1 e 2 , Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle, Centrale operativa 118 Cuneo, alle prese con situazioni concrete di emergenze e soccorso.
L’on. Costa ha riferito i dati sulle vittime della strada in provincia di Cuneo ricordando il forte aumento di vittime del 2010 (68 morti contro i 59 del 2009), a fronte di un inizio 2011 più positivo con soli 3 morti, ben 8 in meno rispetto al primo trimestre 2010 quando le vittime erano state 11. “Purtroppo due giorni fa – ha aggiunto Costa – è avvenuto un fatto gravissimo: due coniugi hanno perso la vita presso Caramagna. Era ancora troppo presto per poter affermare di essere di fronte ad una svolta e, soprattutto, non dovevamo dimenticare che dietro ai numeri e alle statistiche si celano sempre storie di vite spezzate, di drammi individuali e familiari, come quello appena citato”.