“La riforma della scuola”, seminario in Provincia

Indetto, venerdì 25 febbraio, dall’assessorato provinciale all’Istruzione

Cuneo “La riforma della scuola” è il titolo del seminario indetto dall’assessorato provinciale all’Istruzione per venerdì 25 febbraio. I lavori si apriranno alle 9,30, nella sala B del Centro Incontri di corso Dante, a Cuneo. All’intervento dell’assessore provinciale Licia Viscusi seguiranno le relazioni di Mario G. Dutto, già Direttore generale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca su “La Riforma del I ciclo” e “La Riforma della scuola secondaria di II grado”.

“L’evoluzione e la trasformazione del sistema scolastico nazionale – spiega Viscusi – , il processo di riforma di quello regionale, l’attuazione del nuovo titolo V della carta costituzionale che attribuisce alle Regioni la legislazione esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale, richiedono alla Provincia un ruolo sempre più determinante all’interno del nuovo assetto istituzionale che si profila. L’ente è tenuto a creare una struttura in grado di governare e offrire servizi scolastici che rispondano alle esigenze del territorio, della popolazione, del proprio tessuto produttivo locale e che operi con l’obiettivo di elevare la formazione dei giovani e degli adulti”.

“In tale conteso – conclude l’assessore provinciale – la revisione dell’intero piano provinciale di offerta di istruzione e formazione professionale dovrà tener conto sia della mutata situazione socio economica della regione Piemonte e in particolare della provincia di Cuneo, sia della necessaria e futura integrazione fra l’offerta di istruzione e formazione professionale, proprio nel rispetto delle indicazioni e disposizioni della Riforma Gelmini. Di qui l’esigenza di una intera giornata di approfondimento e studio, prevista per il prossimo 25 febbraio, con l’intervento del dott. Mario G. Dutto, proprio sul tema della riforma scolastica a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di II grado, con particolare attenzione a quest’ultima”.

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