Mostra “In trincea sbocciavano i fiori” sui bossoli incisi dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale

L’esposizione sarà inaugurata venerdì 31 agosto a Palazzo Samone a Cuneo. Visitabile fino al 30 settembre.

Bossoli incisi dai soldati in mostra a Cuneo

Cuneo – Venerdì 31 agosto alle 17,30, a Palazzo Samone in via Amedeo Rossi 4 a Cuneo, inaugurazione della mostra “In trincea sbocciavano i fiori” sui bossoli incisi dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale che sarà visitabile fino al 30 settembre. La mostra, realizzata da Pro Natura Cuneo in collaborazione con il Memoriale Divisione Alpina Cuneense, intende ricordare i 100 anni dalla fine del primo conflitto mondiale. Lo scopo è rendere omaggio al sacrificio di tanti giovani che persero la vita nella Grande Guerra, ma anche sottolinearne la grande sensibilità e il forte legame con il mondo della natura.

Durante il conflitto, infatti, i soldati obbligati a lunghe pause tra un combattimento e l’altro, nelle trincee o nelle retrovie, ingannavano il tempo incidendo i bossoli in ottone o in rame dei cannoni, degli obici, delle mitragliatrici, ma anche dei fucili e delle pistole. In teoria dovevano essere recuperati per poterli riutilizzare, ma nella pratica restavano sui campi di battaglia o venivano accatastati nei magazzini. Qualcuno pensò di usarli per farne opere d’arte, lavorandoli con tecniche a sbalzo o a punzone con attrezzi di fortuna. I militari raffiguravano soprattutto fiori e animali, ma anche disegni astratti e figure umane. Ciascuno trovava l’ispirazione dalla propria terra di origine o dall’ambiente circostante. La natura era un mondo familiare, domestico che si conosceva e si rispettava fin da bambini. I bossoli esposti appartengono alla collezione di Davide Angelini, considerata la seconda in Italia per numero di pezzi raccolti.

Orari di visita:  venerdì 16-19,30; sabato 16-19,30; domenica 10-13 e 16-19,30. Possibilità di visite in altri orari per gruppi e scolaresche (telefonare a Pro Natura 0171 612150 oppure 335 5640248). Ingresso libero.

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