Il problema del ponte sul rio Bavera verso Briga Alta

Chiuso da qualche settimana per  una grande frana. Si cercano soluzioni alternative per sbloccare la viabilità della zona tra le province di Cuneo e Imperia.

Perosino (a sinsitra) all’incontro nel municipio di Ormea (foto Settore Viabilità Provincia di Cuneo)

Cuneo – Una delegazione della Provincia di Cuneo, guidata dal consigliere provinciale Marco Perosino con gli ingegneri Giuseppe Giamello e Danilo Bruna, ha partecipato lunedì 25 settembre nel municipio di Ormea all’incontro tra amministratori ed esperti per discutere le alternative viarie alla chiusura  del  ponte  sul  rio Bavera,  tra  le  province  di Cuneo e Imperia. All’incontro erano presenti anche gli  assessori  della  Regione Liguria  Giacomo  Giampedrone,  Gianni  Berrino  e Marco  Scajola, rappresentanti della Regione Piemonte, delle due Province e dei Comuni interessati.

L’infrastruttura è chiusa da qualche settimana perché a rischio di crollo a causa delle sollecitazioni derivanti da una paleofrana posta sulla sponda ligure. Il ponte sul rio Bavera è, tuttavia, strategico per i collegamenti locali perchè rappresenta l’unica via di accesso a Piaggia, capoluogo di Briga Alta e anche l’unica per raggiungere Monesi di Triora, nel comune ligure di Mendatica, dopo la chiusura della strada franata con l’alluvione di fine novembre dell’anno scorso. Da qui l’importanza di trovare in tempi rapidi una soluzione ad una situazione molto complessa.

Le ipotesi valutate sono state: riaprire il ponte alto su rio Bavera tra Briga Alta e Triora; ripristinare la vecchia viabilità sul fondovalle con la riattivazione del ponte basso; mettere in atto entrambi gli interventi, fondi permettendo.

Resta aperta la necessità di creare al più presto una variante alla strada provinciale 100 danneggiata dall’alluvione del novembre 2016 e non più transitabile che collega due regioni: Liguria e Piemonte, per altrettante province, Imperia e Cuneo e tre comuni: Triora, Mendatica e Briga Alta. Un intervento da 900 mila euro in tutto, suddiviso in due lotti, il primo dei quali, burocrazia permettendo, potrebbe partire già a novembre. Della somma totale 500 mila euro sarebbero già finanziati dalla Regione, mentre la restante parte potrebbe essere coperta con la Finanziaria del 2018.

Il commento di Perosino, consigliere delegato alla viabilità per la Provincia di Cuneo: “Oggi ci siamo mossi in massa, tutte le autorità competenti, per prendere una decisione che dovrà essere approfondita dal punto di vista tecnico. Va ribadito che la situazione è molto delicata, quindi l’approfondimento tecnico è necessario, pur tenendo conto dei tempi tecnici molto stretti anche perché in montagna l’inverno arriva presto. Se non si agirà con il sistema dell’ordinanza della Protezione Civile, in scadenza, si procederà per le vie ordinarie. Io credo che i tecnici possano dirci se possiamo sistemare i due ponti, anche se personalmente ho qualche riserva sul ponte grande a monte. Sul ponte a valle, invece, credo che l’intervento sia sostenibile sia come spesa, sia per i tempi relativamente brevi e credo possa essere una soluzione che rimarrà anche dopo il recupero del ponte grande.”

Il prossimo incontro tecnico è già stato fissato per mercoledì 4 ottobre a Genova, nella sede della Regione Liguria.

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