Chamonix: via libera ai progetti di cooperazione transfrontaliera

Incontro annuale per la selezione dei progetti e la presentazione dei bandi Pitem e Piter

Un momento dei lavori a Chamonix

Un momento dei lavori a Chamonix

Cuneo – Si è riunito nei giorni scorsi in Francia, a Chamonix, il Comitato di sorveglianza chiamato a selezionare i progetti di cooperazione tranfrontaliera del programma Interreg v Italia-Francia Alcotra 2014-2020. Si tratta del secondo bando dei progetti sul turismo e attrattiva del territorio (asse 3) e sull’inclusione sociale (asse 4). L’evento annuale ha permesso anche di illustrare le indicazioni e le tematiche della nuova programmazione europea sui bandi relativi ai Piani Integrati Tematici e Territoriali (Pitem e Piter). Per la Provincia di Cuneo erano presenti il presidente Federico Borgna e il consigliere provinciale delegato Milva Rinaudo, con la dirigente del Settore Loredana Canavese e la funzionaria Enrica Zanotti. La Regione Piemonte era rappresentata dall’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia, oltre ai dirigenti e funzionari.

Il Comitato ha approvato una prima tabella con la quale sono stati finanziati, seppur con una riduzione del 15% rispetto alle richieste iniziali, tutti i progetti di tipologia A e valutati quelli collocati in posizione B. “Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto finora – ha detto Rinaudo – e confido nel fatto che al prossimo Comitato di sorveglianza possano già essere ammesse le misure 3 e 4, previa rimozione di alcune riserve. Sull’asse 3 del turismo abbiamo ottenuto grande successo perchè su un totale di 21 progetti già ammessi, ben 10 sono della provincia di Cuneo, mentre ulteriori 2 saranno valutati a gennaio prossimo. Sull’asse 4 del sociale su 10 progetti già ammessi, 2 sono cuneesi ed anche in questo caso ce ne ptoranno essere altri a gennaio”.

I progetti di cooperazione transfrontaliera riguardano le cosiddette “terre alte” e puntano ad una valorizzazione e tutela della montagna, cercando di rimuovere impedimenti ed ostacoli allo sviluppo sia dal punto di vista di integrazione e sviluppo di modelli turistici (best pratics esportabili per turismo, biodiversità, escursionismo, recupero paesaggistico, storia e memoria), sia come supporto sociale a chi vive in montagna (mobilità, sanità, cura e servizi di prossimità per gli anziani, istruzione e cultura per i giovani, scuole di valle). Anche i bandi sui progetti Pitem e Piter punteranno su temi di innovazione, biodiversità, escursionismo outdoor, prevenzione rischi socio sanitari.

Nella partecipata tavola rotonda sul tema “La frontiera, un elemento di unione?” è stato sottolineato come ci siano tra Italia e Francia difficoltà di comunicazione, lingua e mancanza di programmazione comune, ma allo stesso tempo “siamo gente abituata – ha detto un relatore – a passare da una parte all’altra di una frontiera che per ragioni storiche è stata negli anni fluttuante, poi rigida ed ora è eliminata”.  L’invito è, quindi, quello a lavorare insieme su progetti comuni, nell’ambito di una strategia per una macroregione alpina.

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