Sospensione dei lavori di scavo del tunnel di Tenda, la Provincia segue da vicino il problema della priorità idrica

Mercoledì 28 settembre si riunisce il gruppo di lavoro ristretto sulle tematiche

L'imbocco del vecchio tunnel di Tenda (foto Uff. Stampa Provincia)

L’imbocco del vecchio tunnel di Tenda (foto Uff. Stampa Provincia)

Cuneo – Il Consiglio provinciale, che si è riunito lunedì 26 settembre, si è espresso in merito al problema della sospensione degli scavi del tunnel di Tenda bis legato alla  sorgente che rifornisce l’Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi.

La Provincia continua a ritenere importante e strategico l’intervento di realizzazione della seconda canna del tunnel di Tenda, ma i lavori per il traforo non possono creare disservizi, soprattutto se questi riguardano la distribuzione dell’acqua potabile a buona parte del territorio provinciale. L’ente pone, quindi, in primo piano il problema della priorità idrica legato alla funzionalità della sorgente San Macario rispetto ai lavori di scavo, affinchè sia garantita la portata d’acqua concordata, considerato che devono essere approvvigionati oltre cento Comuni cuneesi che raggiungono l’Albese e parti del territorio astigiano e alessandrino.

Il Consiglio provinciale segue da vicino con grande preoccupazione la vicenda degli scavi del tunnel di Tenda e monitora la situazione, affinchè i lavori siano condotti a regola d’arte  e ogni scelta venga assunta nella garanzia della massima sicurezza, trasparenza e celerità. A tal proposito i consiglieri provinciali hanno approvato un documento programmatico e il presidente Borgna ha convocato d’urgenza per domani mercoledì 28 settembre il gruppo di lavoro ristretto sulle tematiche che coinvolgono il tunnel e l’Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi.

Potrebbero interessarti anche...