Domenica 5 giugno riapre il castello del Roccolo di Busca

La visita è a cura della neonata associazione “Castello del Roccolo”

Foto aerea del castello del Roccolo di Busca

Foto aerea del castello del Roccolo di Busca

Cuneo Domenica 5 giugno dalle 14.30 alle 19 riapre al pubblico il castello e parco del Roccolo di Busca, in contemporanea con le prime visite guidate alle cave di alabastro organizzate dal comune di Busca. Da quest’anno la riapertura del castello, dopo la chiusura dell’associazione culturale “Marcovaldo” che ha curato il recupero del complesso per 15 anni, sarà coordinata dalla nuova “Associazione Castello del Roccolo”, che si sta costituendo in collaborazione con il Comune.

La neo associazione Castello del Roccolo sarà presentata martedì 14 giugno alle 21 nella sala convegni di Casa Francotto, durante la serata organizzata dal Comune di Busca in occasione dei 200 anni dalla nascita di Emanuele Tapparelli d’Azeglio e dei 150 anni dalla morte di Massimo d’Azeglio. Per informazioni sul costo del biglietto di ingresso al castello si può contattare il numero 349-5094696.

Sia per salire al castello del Roccolo, sia per le visite alle cave (che si svolgono anche al mattino), domenica 5 giugno saranno a disposizione bus gratuiti con partenza da piazza Fratelli Mariano e ritorno, a cadenza oraria.

Il castello si trova sulla collina di Busca e rappresenta un’importante espressione del revival neo-medievale in Piemonte. Edificato a partire dal 1831 per volere del marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio, fratello del più celebre Massimo, il castello è immerso nella splendida cornice del parco, dove si trova la struttura monumentale delle Serre, costruita tra il 1846 e il 1850 e restaurata nel 2003. Il tetto dell’edificio costituisce una vasta terrazza da cui si gode uno splendido panorama. L’esterno è caratterizzata da un insieme di decorazioni floreali, archi moreschi, merli ghibellini, rosoni, bifore e trifore, mentre nelle sale sono presenti affreschi con vedute paesaggistiche e soffitti dominati dalla tecnica del trompe l’oeil o da decorazioni in stucco bianco. Vi soggiornarono Silvio Pellico, primi ministri inglesi, il re Umberto I e la regina Margherita.

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