La Provincia contesta la consegna della posta a giorni alterni nella Granda

Il presidente Borgna ha scritto una lettera al ministro Costa insieme ai sindaci di Fossano e Mondovì

Immagine d'archivio

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Cuneo – Il problema della consegna della posta a giorni alterni è stato uno dei temi affrontati al termine dell’Assemblea dei sindaci della settimana scorsa. Il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha annunciato di aver inviato con i sindaci di Fossano, Davide Sordella e di Mondovì, Stefano Viglione, una lettera al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Enrico Costa e al presidente regionale dell’Anci,  Andrea  Ballarè.

“Siamo consci delle razionalizzazioni e dei sacrifici a cui sono chiamate le Poste Italiane – scrivono gli amministratori – ma non crediamo che la soluzione prospettata si del tutto razionale. In base all’algoritmo previsto, ci sarebbe la consegna a giorni alterni in Comuni con una popolazione importante. Fossano conta 24.702  abitanti e Mondovì 22.672  e  un  tessuto  economico  industriale di grande  rilevanza,  con  molte aziende  multinazionali”.  La lettera denuncia “la stortura dell’algoritmo previsto,  basato  sulla  densità abitativa,  che  le  Poste  hanno applicato,  escludendo  dalla modifica  Comuni molto più piccoli come Genola (2.626  abitanti)  e  Villanova Mondovì (5.847). Stesso discorso vale per i Comuni come Ceva, Carrù, Dogliani e Trinità che si vedrebbero penalizzarti da questa scelta. Un esempio pratico di come le formule matematiche, applicate senza una verifica territoriale, possano portare non ad una razionalizzazione, ma a scelte difficilmente comprensibili e poco efficienti”.

Da aprile la consegna della posta a giorni alterni interesserà 159 Comuni della Granda che sommati ai 38 della prima fase avviata a ottobre, porterà ad un totale di 197 su 250 i centri della provincia dove la posta ordinaria (lettere, pacchi, telegrammi  e  raccomandate) saranno recapitati un giorno lavorativo sì e un giorno no. La decisione risulta poi ancora più incomprensibile per la decisione di Poste italiane di consegnare giornalmente riviste e giornali almeno sino a fine anno. “Non capiamo quindi quale sia la razionalizzazione  – scrivono ancora – se in ogni caso i postini saranno impegnati giornalmente nella consegna sul territorio”.

La normativa europea ammette, peraltro, la deroga al servizio universale soltanto in casi “eccezionali” che, in questo caso, diventerebbe la normalità. La lettera si conclude chiedendo “un compromesso che permetta sì una razionalizzazione, ma solo in casi eccezionali di natura geografica, auspicando una soluzione per aree omogenee e non a macchia di leopardo, come previsto dall’attuale Piano”. Il ministro Costa ha convocato per giovedì 24 marzo a Roma una conferenza unificata con rappresentanti di Poste, Agcom, Regioni,  Province  e  Comuni.

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