Provincia: prima Assemblea dei sindaci

Approvati lo statuto dell’ente e il nuovo regolamento. L’allarme per la situazione finanziaria: nel 2015 altri tagli per 15 milioni di servizi in meno ai cittadini

Il presidente Borgna e il Consiglio provinciale

Il presidente Borgna e il Consiglio provinciale (foto Uff. Stampa Provincia)

 

Cuneo Sono stati 105 i sindaci partecipanti alla prima Assemblea della nuova Provincia chiamata ad approvare lo statuto e il regolamento sul funzionamento dell’assemblea stessa, secondo quanto previsto dalla legge Delrio. I documenti, illustrati dal consigliere provinciale Flavio Manavella, sono stati approvati a larghissima maggioranza (astenuti i sindaci di Boves e Valdieri). Ma la serata, introdotta da due comunicazioni da parte della Rsu della Provincia  e di un rappresentante dell’Istituto Storico della Resistenza, è servita anche al presidente Federico Borgna per spiegare ai colleghi sindaci della Granda la situazione finanziaria in cui si trova la Provincia.

“Siamo in una fase di riordino delle funzioni – ha detto Borgna – che in parte passeranno alla Regione e allo Stato,  in parte resteranno alla Provincia (strade, scuole, parte dell’ambiente e altre competenze di area vasta). Il vero problema è che se da un lato c’è la riforma Delrio che sta andando avanti e traghetterà le Province verso qualcos’altro che ancora non conosciamo, dall’altro lato c’è una legge di stabilità che taglia la strada alla riforma stessa. Occorrerà trovare un punto di accordo. Dai conti risulterebbe che la spesa per il personale debba essere dimezzata e che potrebbero esserci degli esuberi, in parte assorbibili dai Comuni”.

Ai sindaci è stata illustrata la drammatica situazione finanziaria della Provincia che quest’anno subirà un taglio ulteriore di 15 milioni di euro per servizi in meno ai cittadini (nel 2016 saranno 30 milioni e nel 2017 saliranno a 45 milioni), soldi delle tasse dei cuneesi che lo Stato preleverà direttamente alla fonte, rendendo insostenibile l’attività della Provincia. Da qui la protesta  che si è concretizzata anche in una lettera, illustrata dal vice presidente Mario Riu, da inviare al Governo per sottolineare i problemi finanziari delle Provincia e le incongruità tra i dati forniti dal Ministero e la realtà dei fatti. Al dibattito sono intervenuti i sindaci o vice sindaci di Barge, Valdieri, Mondovì, Priola, Guarene, Verzuolo, Canosio, Monasterolo, Saluzzo, Lagnasco e Paesana.

Unanime la richiesta di una forte azione di protesta contro il Governo prima che si arrivi a chiudere i servizi essenziali, con scuole senza luce e al freddo, strade non più accessibili per neve o peggio ancora chiuse per frane. Tra le proposte concrete dei sindaci, che saranno perfezionate nei prossimi giorni, quella di sospendere le manifestazioni del prossimo 2 giugno per consegnare in massa le dimissioni al Prefetto e di invitare a Cuneo i vertici del Governo perchè verifichino di persona la situazione.

Alcune immagini dell’assemblea

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