Contributi in arrivo dalla Provincia per gli apicoltori della Granda

Finanziabili fino a 130 mila euro di strutture e attrezzature per azienda. Domande entro il 17 marzo 2014. La presidente Gianna Gancia: “Sosteniamo un settore con opportunità di sviluppo non indifferenti”

Dalla Provincia contributi agli apicoltori della Granda

Dalla Provincia contributi agli apicoltori della Granda

Cuneo Scade a mezzogiorno del 17 marzo 2014 il termine per la presentazione delle domande di contributo relative al nuovo bando della Provincia di Cuneo sull’apicoltura.

L’azione è rivolta a tutti gli apicoltori professionali singoli od associati e a quelli amatoriali che si impegnino a diventare produttori apistici alla realizzazione delle iniziative, purchè, in ogni caso, l’azienda ricada in provincia di Cuneo.

LA FORZA DELL’APICOLTURA. “Il settore apistico provinciale – osservano la presidente della Provincia, Gianna Gancia e l’assessore provinciale all’agricoltura, Roberto Mellano – conta oltre 800 aziende, con più di 42 mila alveari e una produzione lorda vendibile stimata intorno ai 5 milioni di euro. E’ un comparto che può fornire opportunità di lavoro e sviluppo non indifferenti, soprattutto in questo momento di crisi economica generale, ma che va messo nelle condizioni di potersi rinnovare nelle strutture e nelle attrezzature per competere con le produzioni dei territori concorrenti”.

COS’E’ FINANZIABILE. Il bando finanzia costruzione, ristrutturazione, ammodernamento o adeguamento igienico sanitario delle strutture per la lavorazione e conservazione dei prodotti apistici; acquisto di macchine ed attrezzature per la produzione dei prodotti apistici, ivi compresi gli autocarri dotati di cassone per la movimentazione delle arnie con portata minima di 3,5 tonnellate non ad uso promiscuo; acquisto attrezzature e impianti per la lavorazione e il confezionamento di prodotti apistici. E’ escluso dal finanziamento l’acquisto di arnie e di materiali usati.

Non sono ammissibili gli interventi iniziati o gli acquisti effettuati prima della presentazione della domanda di contributo.

Sono ammissibili domande relative al completamento, relativamente alle parti ancora da realizzare, di investimenti fondiari già iniziati, a condizione che i lavori ancora da eseguire siano chiaramente identificati negli elaborati grafici e nella relazione tecnica e certificati da un funzionario del Settore Politiche Agricole previa richiesta esplicita di sopralluogo da parte del richiedente. Gli autocarri, i macchinari e le attrezzature rientrano tra gli investimenti agrari. Tra le spese ammissibili possono rientrare le spese generali e tecniche nella misura del 5% della spesa per opere edili.

FINO A 130 MILA EURO. Il finanziamento è limitato alle istanze con spesa ammissibile non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 100.000 euro per interventi fondiari e 30.000 euro per investimenti agrari per un totale massimo di 130.000 euro. Per gli interventi fondiari, la quota di contributo è del 50% in montagna e del 40% in collina e pianura; per gli interventi agrari, è del 40% in montagna e del 30% in collina e pianura.

CHI PUO’ ACCEDERE. Per poter accedere ai contributi è necessario disporre di locali di lavorazione e confezionamento di prodotti apistici in regola con le norme sanitarie, salvo che per gli interventi di costruzione, ammodernamento o adeguamento igienicosanitario, per i quali il requisito dovrà almeno essere posseduto alla fine dei lavori, e avere regolarmente denunciato il possesso degli alveari.

CONDIZIONI. E’ proibita ogni variazione non approvata dal Settore Provinciale Agricoltura riguardante la destinazione d’uso delle strutture realizzate per un periodo di almeno 10 anni dalla richiesta di collaudo, e delle attrezzature acquistate per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di acquisto, pena la restituzione dell’intero ammontare del contributo maggiorato del tasso legale.

PRIORITA’ AI GIOVANI. Qualora l’ammontare complessivo delle richieste pervenute fosse superiore alle risorse disponibili, il Settore Politiche Agricole provvederà a formare una graduatoria delle istanze ammissibili formulata entro 60 giorni dalla chiusura del bando, con criteri di priorità che privilegiano i giovani con età inferiore a 40 anni, gli apicoltori biologici, l’ubicazione del centro di smielatura in zona di montagna e di collina. A parità di punteggio sarà utilizzato per la graduatoria il criterio dell’età partendo dai più giovani.

RISORSE AGGIUNTIVE. Limitatamente al solo acquisto di attrezzature e impianti per la lavorazione e il confezionamento di prodotti apistici, esaurite le risorse messe a disposizione dalla L.R. 20/98, i produttori imprenditori apistici, che rispettano già i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, ed il cui investimento previsto non comporti un aumento della capacità produttiva dell’azienda, potranno accedere alle provvidenze della L. 313/04 per una spesa ammissibile non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 30.000 euro.

DOVE RIVOLGERSI. Le domande di contributo dovranno pervenire alla Provincia di Cuneo Settore Politiche Agricole, Parchi e Foreste corso Nizza 21 12100 Cuneo utilizzando il modello disponibile sul sito Internet della Provincia (www.provincia.cuneo.it/agricoltura/apicoltura) o reperibile presso il Settore stesso. Non farà fede la data di spedizione. Le domande possono pervenire in forma cartacea o, solo se sottoscritte digitalmente, tramite PEC all’indirizzo protocollo@provincia.cuneo.legalmail.it

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