Riaperto il Colle dell’Agnello. Gancia: “Grazie al lavoro eseguito dalle aziende Giletta e Merlo”.

Le due aziende hanno lavorato gratuitamente per quattro settimane in alta quota

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L’apertura del colle dell’Agnello

Cuneo Quasi 10 chilometri di strada in alta montagna, 23 giorni di lavoro, 4 operatori impiegati con turbofrese di ultima generazione e 2 per il servizio di segnalazione stradale e la logistica, 2.500 litri di gasolio consumato,  108.000 metri cubi di neve sgomberata con un’altezza massima in alcuni punti di 8 metri,  32.000 euro la stima del costo totale dell’operazione senza l’ammortamento dei mezzi. Sono i dati comunicati dalle aziende Giletta di Revello e Merlo di Cervasca che, insieme, hanno provveduto allo sgombero del Colle dell’Agnello nel Saluzzese, riaperto martedì 18 giugno.

Le due aziende si sono rese disponibili per sopperire gratuitamente alla mancanza di risorse pubbliche e dopo quasi un mese di intenso lavoro, contrassegnato anche da alcuni imprevisti,  i potenti macchinari delle due aziende  hanno riaperto il Colle dell’Agnello, il terzo valico stradale più alto d’Europa (2.748 metri sul livello del mare). All’apertura erano presenti, oltre ad Enzo Giletta (amministratore delegato dell’omonima azienda) e a Maurizio Massucco (responsabile per la Merlo, anche la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia, alcuni sindaci dei Comuni dell’alta valle Varaita e le autorità francesi.

“Vogliamo ringraziare le aziende Giletta e Merlo – ha detto la presidente Gancia – e con loro tutti coloro che hanno collaborato al progetto. Quest’anno, a causa della mancanza di risorse degli enti pubblici, non avremmo potuto aprire per tempo il valico che dà accesso alla regione francese del Queyras ed è frequentato da un gran numero di turisti transalpini che accedono alla valle Varaita e al Saluzzese. Giletta e Merlo, aziende leader nei mercati mondiali nei loro settori specifici, si sono dimostrate all’altezza della situazione operando in condizioni difficili con grande professionalità e portando a compimento un’operazione esemplare di sinergia tra pubblico e privato, a tutto vantaggio della nostra popolazione “.

Hanno collaborato con la Provincia di Cuneo, i Comuni dell’alta Valle Varaita e l’impresa appaltatrice Va di Chianale, che ha supportato costantemente il personale operativo. L’intervento è avvenuto lungo una strada con un dislivello di circa 1.000 metri dal paese di Chianale, con slavine che hanno messo a dura prova macchine ed operatori. In tali condizioni, infatti, risulta difficile anche rintracciare il percorso stradale per la mancanza di riferimenti precisi e ciò ha rallentato i lavori per la messa in sicurezza della strada effettuata con l’utilizzo di sonde da valanga e al seguente tracciamento con paletti indicatori. Sono state necessarie quattro settimane di lavoro, purtroppo interrotte dal maltempo che ha portato anche un paio di nuove importanti nevicate, ma questo è stato lo scenario ideale per testare in condizioni estreme i prodotti innovativi presentati dalle due aziende e che sono stati messi a punto per entrare in perfetta simbiosi tra di loro.

All’operazione hanno partecipato la Saet srl di Busca, società partecipata specializzata nella progettazione e produzione di sistemi elettronici e tecnologie di tracciamento satellitari, l’Ismb (Istituto Superiore Mario Boella) di Torino per il rilievo del tracciato stradale tra Chianale ed il colle tramite tecnologie altamente specializzate che permetteranno di poter effettuare lo sgombero neve i prossimi inverni in piena sicurezza  razie ad apparati di alta precisione in grado di guidare l’operatore anche in mancanza di segnaletica e scarsa visibilità, visualizzando in cabina su un controllo altamente sofisticato, l’intero tracciato e l’esatta posizione del veicolo all’interno della superficie stradale.

Alcune immagini della riapertura del colle

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